First reprinting, 1968, Johnson Reprint Corporation Printed in the United States of America
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condannato dalla Chiesa come opposto alla divina rivelazione.
L I T I ÂE 213 Ecclesiae calamitatibus eadem po-
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mentum erat notorie publicum, et necessario nova celebra- tio coram parocho requirebatur.
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e da persona che è negli altri uomini rimase in Cristo natura... Il Verbo poi, incarnato cosi per opera dello Spirito Santo, estese la sua unione a tutte le potenze ed alla carne stessa. - (Introduz. del Vangelo secondo Griov. Iez. 85, p. 281).
XXVIII. In christiana doctrina, Verbum, character et facies Dei, imprimitur in animo eorum qui cum Me suscipiunt baptismum Christi.
Verbum, idest character in anima impressum, in doctrina christiana, est Esse reale (infinitum) per se manifestum, quod deinde novimus esse secundam personam Sanctissimae Trinitatis.
28. Insegnò dunque il Cristianesimo che il Verbo, carattere e faccia di Dio, come viene anco sovente ohiamato nelle Scritture, s'imprime nelle anime di quelli, che colla fede ricevono il batte- simo di Cristo (Introduz. alla Eilos. n. 92) - Il Verbo dunque os- sia il carattere impresso nell'anima, secondo il cristiano insegna- mento, è 1' essere reale (infinito) per sè manifesto, il quale dipoi sappiamo essere una persona, la seconda della divina Trinità. (Ivi, Nota).
X X I X . A catholica doctrina, quae sola est veritas, minime alienam putamus hanc coniecturam: In eucharistico Sacramento substantia panis et vini fit vera caro et verus sanguis Christi, quando Christus eam facit terminum sui principii sentientis, ipsam- que sua vita vivificat: eo ferme modo quo panis et vinum vere transubstantiantur in nostram carnem et sanguinem, quia fiunt ter- minus nostri principii sentientis.
29. Non crediamo aliena dalla dottrina cattolica, che solo è verità, la seguente conghiettura {cioè che nelV Eucaristico Sacra- mento) la sostanza del pane e del vino ha cessato intieramente d' essere sostanza del pane e del vino, ed è divenuta vera carne e vero sangue di Cristo, quando Cristo la rese termine del suo prin- cipio senziente, e così la avvivò della sua vita, a quel modo come accade nella nutrizione, che il pane che si mangia e il vino che si beve, quand' è, nella sua parte nutritiva, assimilato alla nostra carne e al nostro sangue, egli è veramente transustanziato, e non è più, come prima, pane o vino, ma è veramente nostra carne e nostro sangue, perchè è divenuto termine del nostro principio sen- sitivo - (Introduz. del Vang. secondo Giov. Iez. 87, pp. 285-286).