First reprinting, 1968, Johnson Reprint Corporation Printed in the United States of America
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182 ORD. EXCALCEATORUM S. AUGUSTINI ETC.
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condannato dalla Chiesa come opposto alla divina rivelazione.
L I T I ÂE 213 Ecclesiae calamitatibus eadem po-
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mentum erat notorie publicum, et necessario nova celebra- tio coram parocho requirebatur.
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18 LETTERA
Pontefici, e quanto sia sacro per essi il dovere di difendere e man- tenere la civile sovranità e le sue ragioni; dovere reso anche più sacro dalla religione del giuramento. Sarebbe follia pretendere, che essi stessi consentissero a sacrificare colla sovranità civile, ciò che hanno di più caro e prezioso; vogliam dire la propria libertà nel governo della Chiesa, per la quale i loro Predecessori hanno in ogni occasione si gloriosamente combattuto.
Noi certo col divino aiuto non falliremo al Nostro dovere , e fuori del ritorno ad una vera ed effettiva sovranità, qual si richiede dalla Nostra indipendenza e dalla dignità del Seggio Apostolico, non veggiamo altro adito aperto agli accordi e alla pace. - La- stessa cattolicità tutta quanta, sommamente gelosa della libertà- del suo Capo, non si acquieterà giammai finché non vegga farsi ra- gione ai giusti reclami di Lui.
Sappiamo che uomini politici, dall'evidenza delle cose costretti a riconóscere, che la condizione presente non è quale si converrebbe al romano Pontificato, vanno escogitando altri progetti ed espedienti per migliorarla. Ma sono questi vani ed inutili tentativi; e tali sarann® tutti quelli di simil natura, che sotto speciose apparenze lasciano di fatto il Pontefice in istato di vera e reale dipendenza. Il difetto sta nella natura stessa delle cose, quali sono ora costi- tuite, e nessun estrinseco temperamento o riguardo che si usi può valere a rimuoverlo. :-• È ovvio iavece prevedere dei casi, in cui la condizione del Pontefice diventi anche peggiore, sia per la pre- valenza di elementi sovversivi e di uomini che non dissimulano i loro propositi contro la persona e l'autorità del Vicario di Cristo;, sia per avvenimenti guerreschi e per le molteplici complicazioni, che da questi potrebbero nascere a suo danno. - Fino ad ora l'u- nico mezzo, di cui si è servita la Provvidenza per tutelare, come si conveniva, la libertà dei Papi, è stata la loro temporale sovra- nità; e quando questo mezzo mancò, i Pontefici furono sempre o perseguitati, o prigioni, o esuli, o certo in condizione di dipen- denza ed in continuo pericolo di vedersi respinti sopra l'una o l'al- tra di quéste vie. - È la storia di tutta la Chiesa che lo attesta.
Si spera pure e si fa assegnamento sul tempo, quasi che, col prolungarsi, possa divenire accettabile la condizione presente. - Ma la causa della loro libertà è pei Pontefici e per la cattolicità tutta quanta, interesse primo e vitale; e quindi si può esser certi, che essi la vorranno garantita sempre e nel modo più sicuro. Quei che la sentono diversamente, non conoscono o fingono di non cono-