First reprinting, 1968, Johnson Reprint Corporation Printed in the United States of America
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182 ORD. EXCALCEATORUM S. AUGUSTINI ETC.
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condannato dalla Chiesa come opposto alla divina rivelazione.
L I T I ÂE 213 Ecclesiae calamitatibus eadem po-
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mentum erat notorie publicum, et necessario nova celebra- tio coram parocho requirebatur.
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LETTERA di Sua Santità Papa Leone XIII al Cardinale Mariano Ram- polla suo Segretario di Stato.
Signor Cardinale
Quantunque Le siano abbastanza noti gl'intendimenti che Ci guidano nel governo della Chiesa universale, pure crediamo oppor- tuno di riassumerli brevemente e meglio dichiararli a Lei, che per ragione del nuovo officio, a cui la Nostra fiducia l'ha chiamata, deve prestarci più da vicino il suo concorso, e secondo la Nostra mente, spiegare la sua azione.
In mezzo ai gravissimi pensieri, che sempre Ci ha dato e Ci dà il formidabile peso del Sommo Pontificato valse non poco a ri- confortarci la persuasione, altamente radicata nell'animo Nostro, della grande virtù di cai è ricca la Chiesa non solamente per la salvezza eterna delle anime, che ne è il fine vero e proprio, ma anche a salute di tutta l'umana società. - E fin dal principio Ci proponemmo di adoperarci costantemente a risarcire i danni recati alla Chiesa dalla r i voi azione e dall'empietà, e nel tempo stesso a far sentire a tutta l'umana famiglia, estremamente bisognosa, l'alto conforto di questa divina virtù. - E poiché i nemici da lungo tempo si studiano con ogni mezzo di togliere alla Chiesa ogni influenza sociale, e di allontanare da essa popoli e governi, ai quali con tutte le arti si provarono di renderla sospetta e di farla credere nemica; dal canto Nostro l'abbiamo sempre mostrata, qual è veramente, la migliore amica e benefattrice dei principi e de popoli; e Ci siamo studiati di riconciliarli con essa, rannodando o stringendo vie più tra la S. Sede e le diverse nazioni amichevoli rapporti, e ristabi- lendo dovunque la pace religiosa.
Tutto Ci consiglia, Signor Cardinale, a tenerci costantemente su questa via; e non fa d'uopo qui dichiararne particolarmente i motivi. Accenneremo solo al gravissimo bisogno che ha la società di tornare ai veri principii di ordine, tanto sconsigliatamente ab- bandonati e negletti. Per questo abbandono si è rotta tra popoli e sovrani e tra le diverse classi sociali quella pacifica armonia, nella quale è riposta la tranquillità e il pubblico benessere; si è inde- bolito il sentimento religioso e il freno del dovere; per cui è sorto vigoroso e si.è diffuso largaments lo spirito d'indipendenza e di