First reprinting, 1968, Johnson Reprint Corporation Printed in the United States of America
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condannato dalla Chiesa come opposto alla divina rivelazione.
L I T I ÂE 213 Ecclesiae calamitatibus eadem po-
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mentum erat notorie publicum, et necessario nova celebra- tio coram parocho requirebatur.
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è la sintesi divina, cioè l'unione dei due elementi, V essere mi- male inizio comune di tutti gli enti finiti, e il reale finito, o per -dir'meglio i diversi reali finiti, termini diversi dello stesso essere iniziale,. Colla.quale unione sono creati gli enti finiti - (Ivi),
XVI. Esse initiale per divinam synthesim ab intelligentia re- latum, non ut intelligibile, sed mere ut essentia, ad terminos finitos reales, efficit ut existant entia finita subiective et realiter.
16. Riferito dall'intelligenza, per mezzo della sintesi divina, l'essere iniziale, non come intelligibile ma puramente come essenza, ai termini reali finiti, fa che esistano gli enti finiti subiettiva- mente e realmente - (Teosof, Vol. I. n. 464, p, 410).
XVII. Id unum efficit Deus creando, quod totum actum esse creaturarum integre ponit : hic igitur actus proprie non est factus, sed positus.
17. Quello che fa Iddio {creando) è unicamente di porre tutto intero Patto dell'essere delle creature; dunque quest'atto non è propriamente fatto, ma è posto - (Teosof. Vol. I. n. 412, p. 350).
XVIII. Amor, quo Deus se diligit etiam in creaturis, et qui èst ratio, qua se determinat ad creandum, moralem necessitatem constituit, quae in ente perfectissimo semper inducit effectum: Huiusmodi enim necessitas tantummodo in pluribus entibus imper- fectis integram relinquit libertatem bilateralem.
18...Vi ha una,ragione in Dio stesso, per la quale ei.si deter- mina a creare; e questa ragione è di nuovo l'amore di se stesso, il quale si ama anche nelle creature. Quindi, la divina sapienza, come meglio altrove esporremo, trova esser cosa conveniente la creazione, e questa semplice convenienza basta a "far sì che l'Es- sere perfettissimo vi si determini. Ma non si deve confondere que- sta necessità di convenienza con quella necessità 'che nasce dalla forma reale dell' Essere, e che necessità fìsica si suol chiamare. La necessità di convenienza è una necessità morale : cioè veniente dal- l' Ess'ere' sotto la sua fórma morale : e la necessità morale non sempre induce l'effetto, che élla prescrive; ma lo induce solo nel- l'Essere perfettissimo, e non negli esseri imperfetti (a molti dei quali rimane perciò la libertà bilaterale), perche l'Essere perfet- tissimo è insieme moralissimo, cioè ha compiuta'in sè ogni esig'enza inorale - (Teòsof. Vol. I. n. 51, pp. 49-50).