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limitati delle imprese e di una discutibile razionalità economica, esige che
"si continui a perseguire quale priorità l'obiettivo dell'accesso al lavoro […]
per tutti" (BeneDetto xvi, Lett. Enc. Caritas in veritate, 32) ».14
Se vogliamo mirare a un futuro che sia dignitoso, se vogliamo un futuro
di pace per le nostre società, potremo raggiungerlo solamente puntando
sulla vera inclusione: « quella che dà il lavoro dignitoso, libero, creativo,
partecipativo e solidale ».15 Questo passaggio (da un'economia liquida a un'e-
conomia sociale) non solo darà nuove prospettive e opportunità concrete di
integrazione e inclusione, ma ci aprirà nuovamente la capacità di sognare
quell'umanesimo, di cui l'Europa è stata culla e sorgente.
Alla rinascita di un'Europa affaticata, ma ancora ricca di energie e di
potenzialità, può e deve contribuire la Chiesa. Il suo compito coincide con
la sua missione: l'annuncio del Vangelo, che oggi più che mai si traduce
soprattutto nell'andare incontro alle ferite dell'uomo, portando la presenza
forte e semplice di Gesù, la sua misericordia consolante e incoraggiante.
Dio desidera abitare tra gli uomini, ma può farlo solo attraverso uomini
e donne che, come i grandi evangelizzatori del continente, siano toccati
da Lui e vivano il Vangelo, senza cercare altro. Solo una Chiesa ricca di
testimoni potrà ridare l'acqua pura del Vangelo alle radici dell'Europa. In
questo, il cammino dei cristiani verso la piena unità è un grande segno dei
tempi, ma anche l'esigenza urgente di rispondere all'appello del Signore
« perché tutti siano una sola cosa » ( Gv 17, 21).
Con la mente e con il cuore, con speranza e senza vane nostalgie, come
un figlio che ritrova nella madre Europa le sue radici di vita e di fede,
sogno un nuovo umanesimo europeo, « un costante cammino di umanizza-
zione », cui servono « memoria, coraggio, sana e umana utopia ».16 Sogno
un'Europa giovane, capace di essere ancora madre: una madre che abbia
vita, perché rispetta la vita e offre speranze di vita. Sogno un'Europa che
si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi
arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo. So-
gno un'Europa che ascolta e valorizza le persone malate e anziane, perché
non siano ridotte a improduttivi oggetti di scarto. Sogno un'Europa, in
14 Enc. Laudato si', 127. 15 Discurso a los movimientos populares en Bolivia, Santa Cruz de la Sierra, 9 luglio 2015. 16 Discorso al Consiglio d'Europa, Strasburgo, 25 novembre 2014.