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Acta Francisci Pp. 541
porta le cicatrici del dolore e dell'incertezza. Di fronte al grido sofferto
di misericordia e di pace, sentiamo oggi rivolto a ciascuno di noi l'invito
fiducioso di Gesù: « Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi ».2
Ogni infermità può trovare nella misericordia di Dio un soccorso effi-
cace. La sua misericordia, infatti, non si ferma a distanza: desidera venire
incontro a tutte le povertà e liberare dalle tante forme di schiavitù che
affliggono il nostro mondo. Vuole raggiungere le ferite di ciascuno, per
medicarle. Essere apostoli di misericordia significa toccare e accarezzare le
sue piaghe, presenti anche oggi nel corpo e nell'anima di tanti suoi fratelli
e sorelle. Curando queste piaghe professiamo Gesù, lo rendiamo presente
e vivo; permettiamo ad altri, che toccano con mano la sua misericordia, di
riconoscerlo « Signore e Dio »,3 come fece l'apostolo Tommaso. È questa la
missione che ci viene affidata. Tante persone chiedono di essere ascoltate
e comprese. Il Vangelo della misericordia, da annunciare e scrivere nella
vita, cerca persone con il cuore paziente e aperto, « buoni samaritani » che
conoscono la compassione e il silenzio dinanzi al mistero del fratello e della
sorella; domanda servi generosi e gioiosi, che amano gratuitamente senza
pretendere nulla in cambio.
« Pace a voi! »: 4 è il saluto che Cristo porta ai suoi discepoli; è la stessa
pace, che attendono gli uomini del nostro tempo. Non è una pace negoziata,
non è la sospensione di qualcosa che non va: è la sua pace, la pace che
proviene dal cuore del Risorto, la pace che ha vinto il peccato, la morte
e la paura. È la pace che non divide, ma unisce; è la pace che non lascia
soli, ma ci fa sentire accolti e amati; è la pace che permane nel dolore
e fa fiorire la speranza. Questa pace, come nel giorno di Pasqua, nasce
e rinasce sempre dal perdono di Dio, che toglie l'inquietudine dal cuore.
Essere portatrice della sua pace: questa è la missione affidata alla Chiesa
il giorno di Pasqua. Siamo nati in Cristo come strumenti di riconciliazione,
per portare a tutti il perdono del Padre, per rivelare il suo volto di solo
amore nei segni della misericordia.
Nel Salmo responsoriale è stato proclamato: « Il suo amore è per sem-
pre ».5 È vero, la misericordia di Dio è eterna; non finisce, non si esaurisce,
2 v. 21. 3 Cfr v. 28. 4 v. 21. 5 117/118, 2.