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voi ringraziate il Signore ogni giorno? Anche se noi ci dimentichiamo, Lui
non si scorda di farci ogni giorno un dono speciale. Non è un regalo da
tenere materialmente tra le mani e da usare, ma un dono più grande, per
la vita. Che cosa ci dona il Signore? Ci dona la sua amicizia fedele, che non
ci toglierà mai. È l'amico per sempre, il Signore. Anche se tu lo deludi e ti
allontani da Lui, Gesù continua a volerti bene e a starti vicino, a credere
in te più di quanto tu creda in te stesso. Questa è la concretezza dell'amo-
re che ci insegna Gesù. E questo è tanto importante! Perché la minaccia
principale, che impedisce di crescere bene, è quando a nessuno importa
di te - è triste, questo -, quando senti che vieni lasciato in disparte. Il
Signore invece è sempre con te ed è contento di stare con te. Come fece
con i suoi giovani discepoli, ti guarda negli occhi e ti chiama a seguirlo,
a « prendere il largo » e a « gettare le reti » fidandosi della sua parola, cioè
a mettere in gioco i tuoi talenti nella vita, insieme con Lui, senza paura.
Gesù ti aspetta pazientemente, attende una risposta, attende il tuo « sì ».
Cari ragazzi, alla vostra età emerge in voi in modo nuovo anche il de-
siderio di affezionarvi e di ricevere affetto. Il Signore, se andate alla sua
scuola, vi insegnerà a rendere più belli anche l'affetto e la tenerezza. Vi
metterà nel cuore un'intenzione buona, quella di voler bene senza possedere,
di amare le persone senza volerle come proprie, ma lasciandole libere. Perché
l'amore è libero! Non c'è vero amore che non sia libero! Quella libertà che
il Signore ci lascia quando ci ama. Lui è sempre vicino a noi. C'è sempre
infatti la tentazione di inquinare l'affetto con la pretesa istintiva di pren-
dere, di « avere » quello che piace; e questo è egoismo. E anche la cultura
consumistica rafforza questa tendenza. Ma ogni cosa, se la si stringe troppo,
si sciupa, si rovina: poi si rimane delusi, con il vuoto dentro. Il Signore, se
ascoltate la sua voce, vi rivelerà il segreto della tenerezza: prendersi cura
dell'altra persona, che vuol dire rispettarla, custodirla e aspettarla. E questa
è la concretezza della tenerezza e dell'amore.
In questi anni di gioventù voi avvertite anche un grande desiderio di
libertà. Molti vi diranno che essere liberi significa fare quello che si vuole.
Ma qui bisogna saper dire dei no. Se tu non sai dire di no, non sei libero.
Libero è chi sa dire sì e sa dire no. La libertà non è poter sempre fare quello
che mi va: questo rende chiusi, distanti, impedisce di essere amici aperti e
sinceri; non è vero che quando io sto bene tutto va bene. No, non è vero. La
libertà, invece, è il dono di poter scegliere il bene: questa è libertà. È libero