520 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
522 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
524 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
526 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
528 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
530 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
532 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
534 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
536 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
538 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
540 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
542 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
544 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
546 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
548 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
550 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
552 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
554 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
556 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
558 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
560 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
562 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
564 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
566 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
568 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
570 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
572 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
574 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
576 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
578 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
580 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
582 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
584 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
586 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
588 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
590 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
592 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
594 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
564 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale
afflitto da una malattia rara. Sappiamo che talvolta non è possibile trovare
soluzioni rapide a patologie complesse, ma sempre si può rispondere con
sollecitudine a queste persone, che spesso si sentono abbandonate e trascu-
rate. La sensibilità umana, invece, dovrebbe essere universale, indipendente
dal credo religioso, dal ceto sociale o dal contesto culturale.
La seconda parola che vi accompagna nel vostro percorso è « ricerca »,
considerata nelle due accezioni inscindibili: l'educazione e l'indagine scienti-
fica vera e propria. Oggi più che mai sentiamo questa urgenza educativa che,
insieme alla maturazione delle facoltà intellettuali degli studenti, garantisca
un'adeguata formazione umana, assicurando il massimo livello professionale.
In questo orizzonte pedagogico, si rende necessario, nell'ambito delle scienze
della vita e delle scienze mediche, progettare percorsi interdisciplinari ri-
servando un notevole spazio alla preparazione umana con un fondamentale
riferimento all'etica. Infatti, anche la ricerca, sia in ambito accademico che
industriale, richiede una costante attenzione alle questioni morali per essere
strumento di tutela della vita e della dignità della persona umana. Così,
formazione e ricerca esigono di essere collocate nell'orizzonte del servizio
ai valori alti, quali solidarietà, generosità, gratuità, condivisione del sapere,
rispetto per la vita umana e amore fraterno e disinteressato.
La terza espressione sulla quale vorrei soffermarmi è « assicurare l'ac-
cesso alle cure ». Nell'Esortazione apostolica Evangelii gaudium ho rilevato
il valore dei progressi dell'umanità in questo momento storico, portando
come esempio « l'ambito della salute, dell'educazione e della comunicazio-
ne ».2 Tuttavia, ho affermato con forza che bisogna opporsi a « un'economia
dell'esclusione e della inequità »,3 che semina vittime quando il meccanismo
del profitto prevale sul valore della vita umana. Questa è la ragione per cui
alla globalizzazione dell'indifferenza bisogna contrapporre la globalizzazione
dell'empatia. Perciò, siamo chiamati a rendere noto il problema delle malattie
rare su scala mondiale, a investire nella formazione più adeguata, a incre-
mentare le risorse per la ricerca, a promuovere l'adeguamento legislativo
e il cambio del paradigma economico, affinché sia privilegiata la persona
umana. Allora, grazie all'impegno coordinato a vari livelli e in diversi settori,
diventa possibile trovare non solo le soluzioni alle sofferenze che affliggono
i nostri fratelli ammalati, ma anche assicurare loro l'accesso alle cure.
2 N. 52. 3 Ibid., 53.