ACTA BENEDICTI PP. XVI

 suum propositum adhortationem sumpsit apostoli Pauli ad Timotheum:

 Acta Benedicti Pp. XVI 7

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale8

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 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale36

 Acta Benedicti Pp. XVI 37

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 Acta Benedicti Pp. XVI 39

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 Acta Benedicti Pp. XVI 41

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale42

 Acta Benedicti Pp. XVI 43

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale44

 Acta Benedicti Pp. XVI 45

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale46

 Acta Benedicti Pp. XVI 47

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 Congregatio pro Episcopis 49

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 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 51

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale52

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 53

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale54

 Diarium Romanae Curiae 55

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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale44

circa la logica interna delle più profonde inclinazioni presenti nel suo essere.

Pur con perplessità e incertezze, egli può giungere a scoprire, almeno nelle sue

linee essenziali, questa legge morale comune che, al di là delle differenze cultu-

rali, permette agli esseri umani di capirsi tra loro circa gli aspetti più impor-

tanti del bene e del male, del giusto e dell'ingiusto. È indispensabile risalire a

questa legge fondamentale impegnando in questa ricerca le nostre migliori

energie intellettuali, senza lasciarci scoraggiare da equivoci e fraintendimenti.

Di fatto, valori radicati nella legge naturale sono presenti, anche se in forma

frammentata e non sempre coerente, negli accordi internazionali, nelle forme

di autorità universalmente riconosciute, nei principi del diritto umanitario

recepito nelle legislazioni dei singoli Stati o negli statuti degli Organismi

internazionali. L'umanità non è « senza legge ». È tuttavia urgente proseguire

nel dialogo su questi temi, favorendo il convergere anche delle legislazioni dei

singoli Stati verso il riconoscimento dei diritti umani fondamentali. La cre-

scita della cultura giuridica nel mondo dipende, tra l'altro, dall'impegno di

sostanziare sempre le norme internazionali di contenuto profondamente uma-

no, cosı̀ da evitare il loro ridursi a procedure facilmente aggirabili per motivi

egoistici o ideologici.

Superamento dei conflitti e disarmo

14. L'umanità vive oggi, purtroppo, grandi divisioni e forti conflitti che

gettano ombre cupe sul suo futuro. Vaste aree del pianeta sono coinvolte in

tensioni crescenti, mentre il pericolo che si moltiplichino i Paesi detentori

dell'arma nucleare suscita motivate apprensioni in ogni persona responsabile.

Sono ancora in atto molte guerre civili nel Continente africano, sebbene in

esso non pochi Paesi abbiano fatto progressi nella libertà e nella democrazia.

Il Medio Oriente è tuttora teatro di conflitti e di attentati, che influenzano

anche Nazioni e regioni limitrofe, rischiando di coinvolgerle nella spirale della

violenza. Su un piano più generale, si deve registrare con rammarico l'au-

mento del numero di Stati coinvolti nella corsa agli armamenti: persino Nazioni

in via di sviluppo destinano una quota importante del loro magro prodotto

interno all'acquisto di armi. In questo funesto commercio le responsabilità

sono molte: vi sono i Paesi del mondo industrialmente sviluppato che trag-

gono lauti guadagni dalla vendita di armi e vi sono le oligarchie dominanti in

tanti Paesi poveri che vogliono rafforzare la loro situazione mediante l'acqui-

sto di armi sempre più sofisticate. È veramente necessaria in tempi tanto