suum propositum adhortationem sumpsit apostoli Pauli ad Timotheum:
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale34
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale38
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale42
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale44
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale46
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale48
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale50
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 51
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale52
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 53
Acta Benedicti Pp. XVI 41
Famiglia, comunità umana e ambiente
7. La famiglia ha bisogno di una casa, di un ambiente a sua misura in cui
intessere le proprie relazioni. Per la famiglia umana questa casa è la terra,
l'ambiente che Dio Creatore ci ha dato perché lo abitassimo con creatività
e responsabilità. Dobbiamo avere cura dell'ambiente: esso è stato affidato
all'uomo, perché lo custodisca e lo coltivi con libertà responsabile, avendo
sempre come criterio orientatore il bene di tutti. L'essere umano, ovviamen-
te, ha un primato di valore su tutto il creato. Rispettare l'ambiente non vuol
dire considerare la natura materiale o animale più importante dell'uomo.
Vuol dire piuttosto non considerarla egoisticamente a completa disposizione
dei propri interessi, perché anche le future generazioni hanno il diritto di
trarre beneficio dalla creazione, esprimendo in essa la stessa libertà respon-
sabile che rivendichiamo per noi. Né vanno dimenticati i poveri, esclusi in
molti casi dalla destinazione universale dei beni del creato. Oggi l'umanità
teme per il futuro equilibrio ecologico. È bene che le valutazioni a questo
riguardo si facciano con prudenza, nel dialogo tra esperti e saggi, senza acce-
lerazioni ideologiche verso conclusioni affrettate e soprattutto concertando
insieme un modello di sviluppo sostenibile, che garantisca il benessere di tutti
nel rispetto degli equilibri ecologici. Se la tutela dell'ambiente comporta dei
costi, questi devono essere distribuiti con giustizia, tenendo conto delle di-
versità di sviluppo dei vari Paesi e della solidarietà con le future generazioni.
Prudenza non significa non assumersi le proprie responsabilità e rimandare le
decisioni; significa piuttosto assumere l'impegno di decidere assieme e dopo
aver ponderato responsabilmente la strada da percorrere, con l'obiettivo di
rafforzare quell'alleanza tra essere umano e ambiente, che deve essere spec-
chio dell'amore creatore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo
in cammino.
8. Fondamentale, a questo riguardo, è « sentire » la terra come « nostra
casa comune » e scegliere, per una sua gestione a servizio di tutti, la strada del
dialogo piuttosto che delle decisioni unilaterali. Si possono aumentare, se
necessario, i luoghi istituzionali a livello internazionale, per affrontare insie-
me il governo di questa nostra « casa »; ciò che più conta, tuttavia, è far
maturare nelle coscienze la convinzione della necessità di collaborare respon-
sabilmente. I problemi che si presentano all'orizzonte sono complessi e i
tempi stringono. Per far fronte in modo efficace alla situazione, bisogna agire
concordi. Un ambito nel quale sarebbe, in particolare, necessario intensificare