suum propositum adhortationem sumpsit apostoli Pauli ad Timotheum:
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Acta Benedicti Pp. XVI 19
Ma se evidenti sono le deficienze, non mancano però le luci e i motivi di
speranza su cui implorare la speciale benedizione divina. Proprio in questa
prospettiva, cantando il Te Deum pregheremo: «Salvum fac populum tuum,
Domine, et benedic hereditati tuae - Salva il tuo popolo, Signore, guarda e
proteggi i tuoi figli che sono la tua eredità ». O Signore, guarda e proteggi, in
particolare, la comunità diocesana impegnata con crescente vigore sulla fron-
tiera dell'educazione, per rispondere a quella grande « emergenza educativa »
di cui ebbi a parlare l'11 giugno scorso, incontrando i partecipanti al Conve-
gno diocesano, e cioè la difficoltà che si avverte nel trasmettere alla nuove
generazioni i valori-base dell'esistenza e di un retto comportamento.3 Senza
clamori, con paziente fiducia, cerchiamo di far fronte a tale emergenza, anzi-
tutto nell'ambito della famiglia, ed è senz'altro confortante constatare che il
lavoro intrapreso in questi ultimi anni dalle parrocchie, dai movimenti e dalle
associazioni per la pastorale familiare continua a svilupparsi e a portare i suoi
frutti.
Proteggi inoltre, Signore, le iniziative missionarie che coinvolgono il mon-
do giovanile: esse stanno crescendo e vedono un numero ormai rilevante di
giovani assumersi in prima persona la responsabilità e la gioia dell'annuncio e
della testimonianza del Vangelo. In questo contesto, come non ringraziare
Iddio per il prezioso servizio pastorale offerto al mondo delle Università
romane? Qualcosa di analogo conviene avviare, pur tra non poche difficoltà,
anche nelle scuole.
Benedici, Signore, i molti giovani e adulti che negli ultimi decenni si sono
consacrati al sacerdozio per la diocesi di Roma: attualmente ben 28 diaconi
attendono l'Ordinazione presbiterale, prevista per il prossimo mese di aprile.
Cosı̀ ringiovanisce l'età media del clero ed è possibile far fronte all'espandersi
delle necessità pastorali, come anche venire in aiuto ad altre Diocesi. Aumen-
ta, specialmente nelle periferie, il bisogno di nuovi complessi parrocchiali, e
sono otto quelli attualmente in costruzione, dopo che io stesso ho avuto il
piacere recentemente di consacrare l'ultimo dei già terminati: la parrocchia di
Santa Maria del Rosario ai Martiri Portuensi. È bello toccare con mano la
gioia e la gratitudine degli abitanti di un quartiere, che entrano per la prima
volta nella loro nuova chiesa.
« In te, Domine, speravi: non confundar in aeternum - Signore, tu sei la
nostra speranza, non saremo confusi in eterno ». L'inno maestoso del Te Deum
3 Cfr L'Osservatore Romano, 13 giugno 2007, p. 4.