Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale74
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale76
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale78
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale80
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale86
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale94
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale96
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale98
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale106
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale108
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale112
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale114
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale116
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale118
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale120
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale122
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale124
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale126
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale128
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale130
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale132
Congregatio pro Gentium Evangelizatione 133
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale110
VI
Ad sodales Tribunalis Romanae Rotae.*
Cari Componenti del Tribunale della Rota Romana!
Sono lieto di incontrarvi ancora una volta per l'inaugurazione dell'Anno
Giudiziario. Saluto cordialmente il Collegio dei Prelati Uditori, ad iniziare dal
Decano, Mons. Antoni Stankiewicz, che ringrazio per le parole che mi ha
rivolto a nome dei presenti. Estendo il mio saluto ai Promotori di Giustizia,
ai Difensori del Vincolo, agli altri Officiali, agli Avvocati e a tutti i Collabo-
ratori di codesto Tribunale Apostolico, come pure ai Membri dello Studio
Rotale. Colgo volentieri l'occasione per rinnovarvi l'espressione della mia
profonda stima e della mia sincera gratitudine per il vostro ministero eccle-
siale, ribadendo, allo stesso tempo, la necessità della vostra attività giudizia-
ria. Il prezioso lavoro che i Prelati Uditori sono chiamati a svolgere con
diligenza, a nome e per mandato di questa Sede Apostolica, è sostenuto dalle
autorevoli e consolidate tradizioni di codesto Tribunale, al cui rispetto cia-
scuno di voi deve sentirsi personalmente impegnato.
Oggi desidero soffermarmi sul nucleo essenziale del vostro ministero, cer-
cando di approfondirne i rapporti con la giustizia, la carità e la verità. Farò
riferimento soprattutto ad alcune considerazioni esposte nell'Enciclica Cari-
tas in veritate, le quali, pur essendo considerate nel contesto della dottrina
sociale della Chiesa, possono illuminare anche altri ambiti ecclesiali. Occorre
prendere atto della diffusa e radicata tendenza, anche se non sempre manife-
sta, che porta a contrapporre la giustizia alla carità, quasi che una escluda
l'altra. In questa linea, riferendosi più specificamente alla vita della Chiesa,
alcuni ritengono che la carità pastorale potrebbe giustificare ogni passo verso
la dichiarazione della nullità del vincolo matrimoniale per venire incontro alle
persone che si trovano in situazione matrimoniale irregolare. La stessa verità,
pur invocata a parole, tenderebbe cosı̀ ad essere vista in un'ottica strumen-
tale, che l'adatterebbe di volta in volta alle diverse esigenze che si presentano.
Partendo dall'espressione « amministrazione della giustizia », vorrei ricor-
dare innanzitutto che il vostro ministero è essenzialmente opera di giustizia:
una virtù - « che consiste nella costante e ferma volontà di dare a Dio e al
prossimo ciò che è loro dovuto » 1 - della quale è quanto mai importante
* Die 29 Ianuarii 2010. 1 CCC, n. 1807.