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contraria al movimento ecumenico, ma mostra, invece, il suo ultimo scopo
che consiste nel giungere alla piena e visibile comunione dei discepoli del
Signore.
Nel prezioso servizio che rendete al Vicario di Cristo, mi preme ricordare
anche come la Congregazione per la Dottrina della Fede nel settembre 2008
ha pubblicato l'Istruzione Dignitas personae su alcune questioni di bioetica.
Dopo l'Enciclica Evangelium vitae del Servo di Dio Giovanni Paolo II nel
marzo 1995, questo documento dottrinale, centrato sul tema della dignità
della persona, creata in Cristo e per Cristo, rappresenta un nuovo punto
fermo nell'annuncio del Vangelo, in piena continuità con l'Istruzione Donum
vitae, pubblicata da codesto Dicastero nel febbraio 1987.
In temi tanto delicati ed attuali, quali quelli riguardanti la procreazione e
le nuove proposte terapeutiche che comportano la manipolazione dell'embrio-
ne e del patrimonio genetico umano, l'Istruzione ha ricordato che « il valore
etico della scienza biomedica si misura con il riferimento sia al rispetto in-
condizionato dovuto ad ogni essere umano, in tutti i momenti della sua
esistenza, sia alla tutela della specificità degli atti personali che trasmettono
la vita ».2 In tal modo il Magistero della Chiesa intende offrire il proprio
contributo alla formazione della coscienza non solo dei credenti, ma di quanti
cercano la verità e intendono dare ascolto ad argomentazioni che vengono
dalla fede ma anche dalla stessa ragione. La Chiesa, nel proporre valutazioni
morali per la ricerca biomedica sulla vita umana, attinge infatti alla luce sia
della ragione che della fede,3 in quanto è sua convinzione che « ciò che è
umano non solamente è accolto e rispettato dalla fede, ma da essa è anche
purificato, innalzato e perfezionato ».4
In questo contesto viene altresı̀ data una risposta alla mentalità diffusa,
secondo cui la fede è presentata come ostacolo alla libertà e alla ricerca
scientifica, perché sarebbe costituita da un insieme di pregiudizi che viziereb-
bero la comprensione oggettiva della realtà. Di fronte a tale atteggiamento,
che tende a sostituire la verità con il consenso, fragile e facilmente manipo-
labile, la fede cristiana offre invece un contributo veritativo anche nell'am-
bito etico-filosofico, non fornendo soluzioni precostituite a problemi concreti,
come la ricerca e la sperimentazione biomedica, ma proponendo prospettive
2 Istr. Dignitas personae, n. 10. 3 Cfr. ibid., n. 3. 4 Ibid., n. 7.