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Congregatio de Causis Sanctorum 1067
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Congregatio pro Episcopis 1069
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zione. E questo grazie alle vostre mani... Ricordatevi che siete i custodi della
bellezza nel mondo ».4
Il momento attuale è purtroppo segnato, oltre che da fenomeni negativi a
livello sociale ed economico, anche da un affievolirsi della speranza, da una
certa sfiducia nelle relazioni umane, per cui crescono i segni di rassegnazione,
di aggressività, di disperazione. Il mondo in cui viviamo, poi, rischia di cam-
biare il suo volto a causa dell'opera non sempre saggia dell'uomo il quale,
anziché coltivarne la bellezza, sfrutta senza coscienza le risorse del pianeta a
vantaggio di pochi e non di rado ne sfregia le meraviglie naturali. Che cosa
può ridare entusiasmo e fiducia, che cosa può incoraggiare l'animo umano a
ritrovare il cammino, ad alzare lo sguardo sull'orizzonte, a sognare una vita
degna della sua vocazione se non la bellezza? Voi sapete bene, cari artisti, che
l'esperienza del bello, del bello autentico, non effimero né superficiale, non è
qualcosa di accessorio o di secondario nella ricerca del senso e della felicità,
perché tale esperienza non allontana dalla realtà, ma, al contrario, porta ad
un confronto serrato con il vissuto quotidiano, per liberarlo dall'oscurità e
trasfigurarlo, per renderlo luminoso, bello.
Una funzione essenziale della vera bellezza, infatti, già evidenziata da
Platone, consiste nel comunicare all'uomo una salutare « scossa", che lo fa
uscire da se stesso, lo strappa alla rassegnazione, all'accomodamento del
quotidiano, lo fa anche soffrire, come un dardo che lo ferisce, ma proprio in
questo modo lo « risveglia » aprendogli nuovamente gli occhi del cuore e della
mente, mettendogli le ali, sospingendolo verso l'alto. L'espressione di Do-
stoevskij che sto per citare è senz'altro ardita e paradossale, ma invita a
riflettere: « L'umanità può vivere - egli dice - senza la scienza, può vivere
senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non
ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è
qui". Gli fa eco il pittore Georges Braque: « L'arte è fatta per turbare, mentre
la scienza rassicura". La bellezza colpisce, ma proprio cosı̀ richiama l'uomo al
suo destino ultimo, lo rimette in marcia, lo riempie di nuova speranza, gli
dona il coraggio di vivere fino in fondo il dono unico dell'esistenza. La ricerca
della bellezza di cui parlo, evidentemente, non consiste in alcuna fuga nel-
l'irrazionale o nel mero estetismo.
Troppo spesso, però, la bellezza che viene propagandata è illusoria e
mendace, superficiale e abbagliante fino allo stordimento e, invece di far
4 Ibid.