An. et vol. CIV 2 Novembris 2012 N. 11
Index huius fasciculi (An. CIV, N. 11 - 2 Novembris 2012)
LIBRERIA EDITRICE VATICANA 00120 CITTÀ DEL VATICANO
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale864
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale866
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale868
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale870
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale872
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale874
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale876
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale878
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale880
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale882
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale884
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale886
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale888
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale890
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale892
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale894
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale896
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale898
fuoco trasformante, fuoco di passione - certamente - che distrugge anche
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale902
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale904
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale906
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale908
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale910
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale912
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale914
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale916
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale918
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale920
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale922
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale924
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale926
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale928
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale930
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale932
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale934
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale936
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale938
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale940
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale942
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale944
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale946
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale948
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale950
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale952
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale954
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale956
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale958
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale960
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale962
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale964
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale966
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale968
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale970
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale972
Congregatio de Causis Sanctorum 973
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale974
Congregatio de Causis Sanctorum 975
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale976
Congregatio de Causis Sanctorum 977
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale978
Congregatio de Causis Sanctorum 979
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale980
Congregatio de Causis Sanctorum 981
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale982
Congregatio de Causis Sanctorum 983
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale984
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale986
Acta Benedicti Pp. XVI 881
che la vera eredità del Vaticano II si trova in essi. Il riferimento ai documenti
mette al riparo dagli estremi di nostalgie anacronistiche e di corse in avanti, e
consente di cogliere la novità nella continuità. Il Concilio non ha escogitato
nulla di nuovo come materia di fede, né ha voluto sostituire quanto è antico.
Piuttosto si è preoccupato di far sı̀ che la medesima fede continui ad essere
vissuta nell'oggi, continui ad essere una fede viva in un mondo in cambia-
mento.
Se ci poniamo in sintonia con l'impostazione autentica, che il Beato Gio-
vanni XXIII volle dare al Vaticano II, noi potremo attualizzarla lungo
questo Anno della fede, all'interno dell'unico cammino della Chiesa che con-
tinuamente vuole approfondire il bagaglio della fede che Cristo le ha affidato.
I Padri conciliari volevano ripresentare la fede in modo efficace; e se si apri-
rono con fiducia al dialogo con il mondo moderno è proprio perché erano
sicuri della loro fede, della salda roccia su cui poggiavano. Invece, negli anni
seguenti, molti hanno accolto senza discernimento la mentalità dominante,
mettendo in discussione le basi stesse del depositum fidei, che purtroppo non
sentivano più come proprie nella loro verità.
Se oggi la Chiesa propone un nuovo Anno della fede e la nuova evange-
lizzazione, non è per onorare una ricorrenza, ma perché ce n'è bisogno, ancor
più che 50 anni fa! E la risposta da dare a questo bisogno è la stessa voluta dai
Papi e dai Padri del Concilio e contenuta nei suoi documenti. Anche l'inizia-
tiva di creare un Pontificio Consiglio destinato alla promozione della nuova
evangelizzazione, che ringrazio dello speciale impegno per l'Anno della fede,
rientra in questa prospettiva. In questi decenni è avanzata una « desertifica-
zione » spirituale. Che cosa significasse una vita, un mondo senza Dio, al
tempo del Concilio lo si poteva già sapere da alcune pagine tragiche della
storia, ma ora purtroppo lo vediamo ogni giorno intorno a noi. È il vuoto che
si è diffuso. Ma è proprio a partire dall'esperienza di questo deserto, da questo
vuoto che possiamo nuovamente scoprire la gioia di credere, la sua impor-
tanza vitale per noi uomini e donne. Nel deserto si riscopre il valore di ciò che
è essenziale per vivere; cosı̀ nel mondo contemporaneo sono innumerevoli i
segni, spesso espressi in forma implicita o negativa, della sete di Dio, del senso
ultimo della vita. E nel deserto c'è bisogno soprattutto di persone di fede che,
con la loro stessa vita, indicano la via verso la Terra promessa e cosı̀ tengono
desta la speranza. La fede vissuta apre il cuore alla Grazia di Dio che libera
dal pessimismo. Oggi più che mai evangelizzare vuol dire testimoniare una
vita nuova, trasformata da Dio, e cosı̀ indicare la strada. La prima Lettura ci