ACTA BENEDICTI PP. XVI

 nata matrimonio cum Iosepho Borzęcki se coniunxit. Uxor fuit perdiligens et

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 visibilmente e chiaramente nello stile di vita, nel lavoro e nella preghiera

 NUNTIUS

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 Congregatio pro Episcopis 745

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 Diarium Romanae Curiae 747

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 Diarium Romanae Curiae 749

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 Diarium Romanae Curiae 751

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specificità acquista autentico valore soltanto nella loro profonda coordina-

zione »,2 che ci fa vedere l'unità della verità, l'unità della nostra fede. Inoltre,

in questi anni, ogni attività e iniziativa deve disporvi a comunicare alla carità

di Cristo Buon Pastore. Di Lui siete chiamati ad essere domani ministri e

testimoni: ministri della sua grazia e testimoni del suo amore. Accanto allo

studio e alle esperienze pastorali ed apostoliche delle quali potete usufruire,

non dimenticate pertanto di porre al primo posto la costante ricerca di un'in-

tima comunione con Cristo. Sta qui, solo qui, il segreto del vostro vero suc-

cesso apostolico.

Cari presbiteri, cari aspiranti al sacerdozio e alla vita consacrata, Iddio vi

vuole tutti per sé e vi chiama ad essere operai nella sua vigna, cosı̀ come ha

fatto con tanti uomini e donne lungo la storia cristiana della vostra bella

Isola. Essi hanno saputo rispondere con un « sı̀ » generoso alla sua chiamata.

Penso, ad esempio, all'opera evangelizzatrice svolta dai religiosi: dai France-

scani ai Mercedari, dai Domenicani ai Gesuiti, dai Benedettini ai Vincenziani,

dai Salesiani agli Scolopi, dai Fratelli delle Scuole Cristiane ai Giuseppini, agli

Orionini, a tanti altri ancora. E come dimenticare la grande fioritura di

vocazioni religiose femminili, di cui la Sardegna è un vero e proprio vivaio?

In tanti Ordini e Congregazioni sono presenti donne sarde, specie nei mona-

steri di clausura. Senza questo grande « nugolo di testimoni »,3 sarebbe stato

certamente più difficile diffondere l'amore di Cristo nei paesi, nelle famiglie,

nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri e nei luoghi di lavoro. Quale patri-

monio di bene è venuto accumulandosi grazie alla loro dedizione! Senza il

seme del cristianesimo la Sardegna sarebbe più fragile e povera. Insieme a voi

rendo grazie a Dio che mai fa mancare al suo popolo guide e testimoni santi!

Cari fratelli e sorelle, a voi tocca ora proseguire l'opera di bene compiuta

da chi vi ha preceduto. A voi, in particolare, cari presbiteri - e mi rivolgo con

affetto a tutti i sacerdoti della Sardegna - assicuro la mia vicinanza spiritua-

le, perché possiate rispondere all'appello del Signore con totale fedeltà come,

pure di recente, hanno fatto alcuni vostri confratelli. Ricordo don Graziano

Muntoni, sacerdote della diocesi di Nuoro ucciso alla vigilia del Natale del

1998, mentre si recava in Chiesa a celebrare la Messa, e Padre Battore Car-

zedda del Pime, che ha dato la vita perché i credenti di tutte le religioni si

aprano ad un dialogo sincero sorretto dall'amore. Non vi spaventino, né vi

scoraggino le difficoltà: il grano e la zizzania, lo sappiamo, cresceranno insie-

2 Ibid., n. 54. 3 Cfr. Eb 12, 1.