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Acta Francisci Pp. 463
Gesù e della Chiesa nascente continua fino ai nostri giorni. Quante comu-
nità cristiane oggi sono oggetto di persecuzione! Perché? A causa dell'odio
dello spirito del mondo.
Quante volte, in momenti difficili della storia, si è sentito dire: "Oggi
la patria ha bisogno di eroi". Il martire può essere pensato come un eroe,
ma la cosa fondamentale del martire è che è stato un "graziato": è la gra-
zia di Dio, non il coraggio, quello che ci fa martiri. Oggi, allo stesso modo
ci si può chiedere: "Di che cosa ha bisogno oggi la Chiesa?". Di martiri,
di testimoni, cioè dei santi di tutti i giorni. Perché la Chiesa la portano
avanti i santi. I santi: senza di loro, la Chiesa non può andare avanti. La
Chiesa ha bisogno dei santi di tutti i giorni, quelli della vita ordinaria,
portata avanti con coerenza; ma anche di coloro che hanno il coraggio di
accettare la grazia di essere testimoni fino alla fine, fino alla morte. Tutti
costoro sono il sangue vivo della Chiesa. Sono i testimoni che portano
avanti la Chiesa; quelli che attestano che Gesù è risorto, che Gesù è vivo,
e lo attestano con la coerenza di vita e con la forza dello Spirito Santo
che hanno ricevuto in dono.
Io vorrei, oggi, aggiungere un'icona di più, in questa chiesa. Una donna.
Non so il nome. Ma lei ci guarda dal cielo. Ero a Lesbo, salutavo i rifugiati
e ho trovato un uomo trentenne, con tre bambini. Mi ha guardato e mi ha
detto: "Padre, io sono musulmano. Mia moglie era cristiana. Nel nostro Paese
sono venuti i terroristi, ci hanno guardato e ci hanno chiesto la religione
e hanno visto lei con il crocifisso, e le hanno chiesto di buttarlo per terra.
Lei non lo ha fatto e l'hanno sgozzata davanti a me. Ci amavamo tanto!".
Questa è l'icona che porto oggi come regalo qui. Non so se quell'uomo è
ancora a Lesbo o è riuscito ad andare altrove. Non so se è stato capace di
uscire da quel campo di concentramento, perché i campi di rifugiati - tanti
- sono di concentramento, per la folla di gente che è lasciata lì. E i popoli
generosi che li accolgono devono portare avanti anche questo peso, perché
gli accordi internazionali sembra che siano più importanti dei diritti umani.
E quest'uomo non aveva rancore: lui, musulmano, aveva questa croce del
dolore portata avanti senza rancore. Si rifugiava nell'amore della moglie,
graziata dal martirio.
Ricordare questi testimoni della fede e pregare in questo luogo è un
grande dono. È un dono per la Comunità di Sant'Egidio, per la Chiesa in
Roma, per tutte le Comunità cristiane di questa città, e per tanti pellegrini.