ACTA BENEDICTI PP. XVI

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale2

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 3. Un terzo elemento, che in modo sempre più naturale e centrale fa parte

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 Acta Benedicti Pp. XVI 55

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale56

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 Acta Benedicti Pp. XVI 61

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale62

 Acta Benedicti Pp. XVI 63

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale64

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 Congregatio pro Episcopis 67

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 Congregatio pro Episcopis 69

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 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 71

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 Diarium Romanae Curiae 73

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale74

 Diarium Romanae Curiae 75

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 Diarium Romanae Curiae 77

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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale48

comunità parrocchiali in particolare, prestino attenzione nell'assicurare la

possibilità di accostarsi con frequenza alla Comunione sacramentale a coloro

che, per motivi di salute o di età, non possono recarsi nei luoghi di culto. In

tal modo, a questi fratelli e sorelle viene offerta la possibilità di rafforzare il

rapporto con Cristo crocifisso e risorto, partecipando, con la loro vita offerta

per amore di Cristo, alla missione stessa della Chiesa. In questa prospettiva, è

importante che i sacerdoti che prestano la loro delicata opera negli ospedali,

nelle case di cura e presso le abitazioni dei malati si sentano veri « "ministri

degli infermi", segno e strumento della compassione di Cristo, che deve giun-

gere ad ogni uomo segnato dalla sofferenza ».24

La conformazione al Mistero Pasquale di Cristo, realizzata anche median-

te la pratica della Comunione spirituale, assume un significato del tutto

particolare quando l'Eucaristia è amministrata e accolta come viatico. In

quel momento dell'esistenza risuonano in modo ancora più incisivo le parole

del Signore: « Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e

io lo risusciterò nell'ultimo giorno ».25 L'Eucaristia, infatti, soprattutto come

viatico è - secondo la definizione di sant'Ignazio d'Antiochia - « farmaco di

immortalità, antidoto contro la morte »,26 sacramento del passaggio dalla

morte alla vita, da questo mondo al Padre, che tutti attende nella Gerusa-

lemme celeste.

5. Il tema di questo Messaggio per la XX Giornata Mondiale del Malato,

« Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato! », guarda anche al prossimo «Anno

della fede », che inizierà l'11 ottobre 2012, occasione propizia e preziosa per

riscoprire la forza e la bellezza della fede, per approfondirne i contenuti e per

testimoniarla nella vita di ogni giorno.27 Desidero incoraggiare i malati e i

sofferenti a trovare sempre un'ancora sicura nella fede, alimentata dall'ascol-

to della Parola di Dio, dalla preghiera personale e dai Sacramenti, mentre

invito i Pastori ad essere sempre più disponibili alla loro celebrazione per gli

infermi. Sull'esempio del Buon Pastore e come guide del gregge loro affidato,

i sacerdoti siano pieni di gioia, premurosi verso i più deboli, i semplici, i

peccatori, manifestando l'infinita misericordia di Dio con le parole rassicu-

ranti della speranza.28

24 Messaggio per la XVIII Giornata Mondiale del Malato, 22 novembre 2009. 25 Gv 6, 54. 26 Lettera agli Efesini, 20: PG 5, 661. 27 Cfr Lett. ap. Porta fidei, 11 ottobre 2011. 28 Cfr S. Agostino, Lettera 95, 1: PL 33, 351-352.