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Nel Sinodo lo sguardo si è poi allargato sull'intero Medio Oriente, dove
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 73
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essere ancora di meno se compiuti in nome della religione. La professione di
una religione non può essere strumentalizzata, né imposta con la forza. Biso-
gna, allora, che gli Stati e le varie comunità umane non dimentichino mai che
la libertà religiosa è condizione per la ricerca della verità e la verità non si
impone con la violenza ma con « la forza della verità stessa ».13 In questo senso,
la religione è una forza positiva e propulsiva per la costruzione della società
civile e politica.
Come negare il contributo delle grandi religioni del mondo allo sviluppo
della civiltà? La sincera ricerca di Dio ha portato ad un maggiore rispetto
della dignità dell'uomo. Le comunità cristiane, con il loro patrimonio di
valori e principi, hanno fortemente contribuito alla presa di coscienza delle
persone e dei popoli circa la propria identità e dignità, nonché alla conquista
di istituzioni democratiche e all'affermazione dei diritti dell'uomo e dei suoi
corrispettivi doveri.
Anche oggi i cristiani, in una società sempre più globalizzata, sono chia-
mati, non solo con un responsabile impegno civile, economico e politico, ma
anche con la testimonianza della propria carità e fede, ad offrire un contri-
buto prezioso al faticoso ed esaltante impegno per la giustizia, per lo sviluppo
umano integrale e per il retto ordinamento delle realtà umane. L'esclusione
della religione dalla vita pubblica sottrae a questa uno spazio vitale che apre
alla trascendenza. Senza quest'esperienza primaria risulta arduo orientare le
società verso principi etici universali e diventa difficile stabilire ordinamenti
nazionali e internazionali in cui i diritti e le libertà fondamentali possano
essere pienamente riconosciuti e realizzati, come si propongono gli obiettivi
- purtroppo ancora disattesi o contraddetti - della Dichiarazione Universale
dei diritti dell'uomo del 1948.
Una questione di giustizia e di civiltà: il fondamentalismo e l'ostilità contro i
credenti pregiudicano la laicità positiva degli Stati
8. La stessa determinazione con la quale sono condannate tutte le forme
di fanatismo e di fondamentalismo religioso, deve animare anche l'opposizio-
ne a tutte le forme di ostilità contro la religione, che limitano il ruolo pubblico
dei credenti nella vita civile e politica.
13 Cfr. Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate, 11.