ACTA BENEDICTI PP. XVI

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 Nel Sinodo lo sguardo si è poi allargato sull'intero Medio Oriente, dove

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 Acta Benedicti Pp. XVI 41

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 Acta Benedicti Pp. XVI 45

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale46

 Acta Benedicti Pp. XVI 47

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale48

 Acta Benedicti Pp. XVI 49

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 Acta Benedicti Pp. XVI 51

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale52

 Acta Benedicti Pp. XVI 53

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale54

 Acta Benedicti Pp. XVI 55

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale56

 Acta Benedicti Pp. XVI 57

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale58

 Acta Benedicti Pp. XVI 59

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale60

 Acta Benedicti Pp. XVI 61

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale62

 Acta Benedicti Pp. XVI 63

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale64

 Acta Benedicti Pp. XVI 65

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale66

 Congregatio de Causis Sanctorum 67

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale68

 Congregatio de Causis Sanctorum 69

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale70

 Congregatio pro Episcopis 71

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale72

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 73

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale74

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 75

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale76

 Diarium Romanae Curiae 77

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale78

 Diarium Romanae Curiae 79

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale80

 Diarium Romanae Curiae 81

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale82

 Diarium Romanae Curiae 83

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale84

 Diarium Romanae Curiae 85

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale86

Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale52

essere ancora di meno se compiuti in nome della religione. La professione di

una religione non può essere strumentalizzata, né imposta con la forza. Biso-

gna, allora, che gli Stati e le varie comunità umane non dimentichino mai che

la libertà religiosa è condizione per la ricerca della verità e la verità non si

impone con la violenza ma con « la forza della verità stessa ».13 In questo senso,

la religione è una forza positiva e propulsiva per la costruzione della società

civile e politica.

Come negare il contributo delle grandi religioni del mondo allo sviluppo

della civiltà? La sincera ricerca di Dio ha portato ad un maggiore rispetto

della dignità dell'uomo. Le comunità cristiane, con il loro patrimonio di

valori e principi, hanno fortemente contribuito alla presa di coscienza delle

persone e dei popoli circa la propria identità e dignità, nonché alla conquista

di istituzioni democratiche e all'affermazione dei diritti dell'uomo e dei suoi

corrispettivi doveri.

Anche oggi i cristiani, in una società sempre più globalizzata, sono chia-

mati, non solo con un responsabile impegno civile, economico e politico, ma

anche con la testimonianza della propria carità e fede, ad offrire un contri-

buto prezioso al faticoso ed esaltante impegno per la giustizia, per lo sviluppo

umano integrale e per il retto ordinamento delle realtà umane. L'esclusione

della religione dalla vita pubblica sottrae a questa uno spazio vitale che apre

alla trascendenza. Senza quest'esperienza primaria risulta arduo orientare le

società verso principi etici universali e diventa difficile stabilire ordinamenti

nazionali e internazionali in cui i diritti e le libertà fondamentali possano

essere pienamente riconosciuti e realizzati, come si propongono gli obiettivi

- purtroppo ancora disattesi o contraddetti - della Dichiarazione Universale

dei diritti dell'uomo del 1948.

Una questione di giustizia e di civiltà: il fondamentalismo e l'ostilità contro i

credenti pregiudicano la laicità positiva degli Stati

8. La stessa determinazione con la quale sono condannate tutte le forme

di fanatismo e di fondamentalismo religioso, deve animare anche l'opposizio-

ne a tutte le forme di ostilità contro la religione, che limitano il ruolo pubblico

dei credenti nella vita civile e politica.

13 Cfr. Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate, 11.