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Nel Sinodo lo sguardo si è poi allargato sull'intero Medio Oriente, dove
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Congregatio de Causis Sanctorum 67
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Congregatio de Causis Sanctorum 69
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 73
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Congregatio pro Gentium Evangelizatione 75
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Acta Benedicti Pp. XVI 49
Una libertà nemica o indifferente verso Dio finisce col negare se stessa e
non garantisce il pieno rispetto dell'altro. Una volontà che si crede radical-
mente incapace di ricercare la verità e il bene non ha ragioni oggettive né
motivi per agire, se non quelli imposti dai suoi interessi momentanei e con-
tingenti, non ha una « identità » da custodire e costruire attraverso scelte
veramente libere e consapevoli. Non può dunque reclamare il rispetto da
parte di altre « volontà », anch'esse sganciate dal proprio essere più profondo,
che quindi possono far valere altre « ragioni » o addirittura nessuna « ragione ».
L'illusione di trovare nel relativismo morale la chiave per una pacifica con-
vivenza, è in realtà l'origine della divisione e della negazione della dignità
degli esseri umani. Si comprende quindi la necessità di riconoscere una
duplice dimensione nell'unità della persona umana: quella religiosa e
quella sociale. Al riguardo, è inconcepibile che i credenti « debbano sopprimere
una parte di se stessi - la loro fede - per essere cittadini attivi; non
dovrebbe mai essere necessario rinnegare Dio per poter godere dei propri
diritti ».9
La famiglia, scuola di libertà e di pace
4. Se la libertà religiosa è via per la pace, l'educazione religiosa è strada
privilegiata per abilitare le nuove generazioni a riconoscere nell'altro il pro-
prio fratello e la propria sorella, con i quali camminare insieme e collaborare
perché tutti si sentano membra vive di una stessa famiglia umana, dalla
quale nessuno deve essere escluso.
La famiglia fondata sul matrimonio, espressione di unione intima e di
complementarietà tra un uomo e una donna, si inserisce in questo contesto
come la prima scuola di formazione e di crescita sociale, culturale, morale e
spirituale dei figli, che dovrebbero sempre trovare nel padre e nella madre i
primi testimoni di una vita orientata alla ricerca della verità e all'amore di
Dio. Gli stessi genitori dovrebbero essere sempre liberi di trasmettere senza
costrizioni e con responsabilità il proprio patrimonio di fede, di valori e di
cultura ai figli. La famiglia, prima cellula della società umana, rimane l'am-
bito primario di formazione per relazioni armoniose a tutti i livelli di convi-
venza umana, nazionale e internazionale. Questa è la strada da percorrere
9 Benedetto XVI, Discorso all'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (18
aprile 2008): AAS 100 (2008), 337.