ACTA BENEDICTI PP. XVI

 Post militiam, studiis absolutis, postulavit ut illam Congregationem ingredi

 Acta Benedicti Pp. XVI 211

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale212

 Acta Benedicti Pp. XVI 213

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 Acta Benedicti Pp. XVI 217

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 Acta Benedicti Pp. XVI 221

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 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale232

 Acta Benedicti Pp. XVI 233

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale234

 Acta Benedicti Pp. XVI 235

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 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale238

 Acta Benedicti Pp. XVI 239

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale240

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 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale242

 Acta Benedicti Pp. XVI 243

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale244

 Acta Benedicti Pp. XVI 245

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale246

 Acta Benedicti Pp. XVI 247

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale248

 Acta Benedicti Pp. XVI 249

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale250

 Acta Benedicti Pp. XVI 251

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale252

 Acta Benedicti Pp. XVI 253

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale254

 Acta Benedicti Pp. XVI 255

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale256

 Acta Benedicti Pp. XVI 257

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale258

 Congregatio pro Episcopis 259

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale260

 Diarium Romanae Curiae 261

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale262

 Diarium Romanae Curiae 263

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale264

Acta Benedicti Pp. XVI 243

sacerdozio come dono ed impegno di tutta la vita. Con Lui visse e con Lui

volle anche morire. E tutto ciò attraverso la singolare mediazione di Maria

Santissima, Madre della Chiesa, Madre del Redentore intimamente e fattiva-

mente associata al suo mistero salvifico di morte e risurrezione.

Ci guidano in questa riflessione rievocativa le Letture bibliche appena

proclamate: « Non abbiate paura, voi! ».2 Le parole dell'angelo della risurre-

zione, rivolte alle donne presso il sepolcro vuoto, che ora abbiamo ascoltato,

sono diventate una specie di motto sulle labbra del Papa Giovanni Paolo II,

fin dal solenne inizio del suo ministero petrino. Le ha ripetute più volte alla

Chiesa e all'umanità in cammino verso il 2000, e poi attraverso quello storico

traguardo e ancora oltre, all'alba del terzo millennio. Le ha pronunciate

sempre con inflessibile fermezza, dapprima brandendo il bastone pastorale

culminante nella Croce e poi, quando le energie fisiche andavano scemando,

quasi aggrappandosi ad esso, fino a quell'ultimo Venerdı̀ Santo, in cui parte-

cipò alla Via Crucis dalla Cappella privata stringendo tra le braccia la Croce.

Non possiamo dimenticare quella sua ultima e silenziosa testimonianza di

amore a Gesù. Anche quella eloquente scena di umana sofferenza e di fede,

in quell'ultimo Venerdı̀ Santo, indicava ai credenti e al mondo il segreto di

tutta la vita cristiana. Il suo « Non abbiate paura » non era fondato sulle forze

umane, né sui successi ottenuti, ma solamente sulla Parola di Dio, sulla Croce

e sulla Risurrezione di Cristo. Via via che egli veniva spogliato di tutto, da

ultimo anche della stessa parola, questo affidamento a Cristo è apparso con

crescente evidenza. Come accadde a Gesù, pure per Giovanni Paolo II alla

fine le parole hanno lasciato il posto all'estremo sacrificio, al dono di sé. E la

morte è stata il sigillo di un'esistenza tutta donata a Cristo, a Lui conformata

anche fisicamente nei tratti della sofferenza e dell'abbandono fiducioso nella

braccia del Padre celeste. « Lasciate che vada al Padre », queste - testimonia

chi gli fu vicino - furono le sue ultime parole, a compimento di una vita

totalmente protesa a conoscere e contemplare il volto del Signore.

Venerati e cari fratelli, vi ringrazio tutti per esservi uniti a me in questa

santa Messa di suffragio per l'amato Giovanni Paolo II. Un pensiero parti-

colare rivolgo ai partecipanti al primo Congresso mondiale sulla Divina Mi-

sericordia, che inizia proprio oggi, e che intende approfondire il suo ricco

magistero su questo tema. La misericordia di Dio - lo disse egli stesso -

2 Mt 28, 5.