ACTA BENEDICTI PP. XVI

 Post militiam, studiis absolutis, postulavit ut illam Congregationem ingredi

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 Congregatio pro Episcopis 259

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 Diarium Romanae Curiae 261

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 Diarium Romanae Curiae 263

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quale cita Isaia: « La mia casa sarà chiamata casa di preghiera » 5 e Geremia:

« Ma voi ne fate una spelonca di ladri ».6 Contro l'ordine interpretato male

Gesù, con il suo gesto profetico, difende l'ordine vero che si trova nella Legge

e nei Profeti.

Tutto ciò deve oggi far pensare anche noi come cristiani: è la nostra fede

abbastanza pura ed aperta, cosı̀ che a partire da essa anche i « pagani », le

persone che oggi sono in ricerca e hanno le loro domande, possano intuire la

luce dell'unico Dio, associarsi negli atri della fede alla nostra preghiera e con il

loro domandare diventare forse adoratori pure loro? La consapevolezza che

l'avidità è idolatria raggiunge anche il nostro cuore e la nostra prassi di vita?

Non lasciamo forse in vari modi entrare gli idoli anche nel mondo della nostra

fede? Siamo disposti a lasciarci sempre di nuovo purificare dal Signore, per-

mettendoGli di cacciare da noi e dalla Chiesa tutto ciò che Gli è contrario?

Nella purificazione del tempio, però, si tratta di più che della lotta agli

abusi. È preconizzata una nuova ora della storia. Adesso sta cominciando ciò

che Gesù aveva annunciato alla Samaritana riguardo alla sua domanda circa

la vera adorazione: « È giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori

adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori ».7

È finito il tempo in cui venivano immolati a Dio degli animali. Già da sempre

i sacrifici di animali erano stati solo una sostituzione, un gesto di nostalgia del

vero modo di adorare Dio. La Lettera agli Ebrei, sulla vita e sull'operare di

Gesù ha posto come motto una frase del Salmo 40 [39]: « Tu non hai voluto né

sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato ».8 Al posto dei sacrifici

cruenti e delle offerte di vivande subentra il corpo di Cristo, subentra Lui

stesso. Solo « l'amore sino alla fine », solo l'amore che per gli uomini si dona

totalmente a Dio, è il vero culto, il vero sacrificio. Adorare in spirito e verità

significa adorare in comunione con Colui che è la verità; adorare nella comu-

nione col suo Corpo, nel quale lo Spirito Santo ci riunisce.

Gli evangelisti ci raccontano che, nel processo contro Gesù, si presenta-

rono falsi testimoni e affermarono che Gesù aveva detto: « Posso distruggere il

tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni ».9 Davanti a Cristo pendente dalla

Croce alcuni schernitori fanno riferimento alla stessa parola, gridando: « Tu

5 Mt 21, 13; cfr Is 56, 7. 6 Mt 21, 13; cfr Ger 7, 11. 7 Gv 4, 23. 8 Ebr 10, 5. 9 Mt 26, 61.