An. et vol. CV 5 Aprilis - 3 Maii 2013 N. 4-5
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale336
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 337
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale338
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 339
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale340
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 341
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale342
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 343
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale344
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 345
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale346
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 347
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale348
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 349
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale350
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 351
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale352
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 353
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale354
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 355
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale356
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 357
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale358
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 359
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale360
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 361
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale362
De Conclavi ad eligendum Summum Catholicae Ecclesiae Pontificem 363
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale364
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale366
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale368
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale370
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale372
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale374
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale376
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale378
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Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale426
dona, non taglia i ponti, sa perdonare. Ricordiamolo nella nostra vita di
cristiani: Dio ci aspetta sempre, anche quando ci siamo allontanati! Lui
non è mai lontano, e se torniamo a Lui, è pronto ad abbracciarci.
A me fa sempre una grande impressione rileggere la parabola del Padre
misericordioso, mi fa impressione perché mi dà sempre una grande speranza.
Pensate a quel figlio minore che era nella casa del Padre, era amato; eppure
vuole la sua parte di eredità; se ne va via, spende tutto, arriva al livello più
basso, più lontano dal Padre; e quando ha toccato il fondo, sente la nostalgia
del calore della casa paterna e ritorna. E il Padre? Aveva dimenticato il
figlio? No, mai. É lı̀, lo vede da lontano, lo stava aspettando ogni giorno,
ogni momento: è sempre stato nel suo cuore come figlio, anche se lo aveva
lasciato, anche se aveva sperperato tutto il patrimonio, cioè la sua libertà; il
Padre con pazienza e amore, con speranza e misericordia non aveva smesso
un attimo di pensare a lui, e appena lo vede ancora lontano gli corre incontro
e lo abbraccia con tenerezza, la tenerezza di Dio, senza una parola di rim-
provero: è tornato! E quella è la gioia del padre. In quell'abbraccio al figlio c'è
tutta questa gioia: è tornato! Dio sempre ci aspetta, non si stanca. Gesù ci
mostra questa pazienza misericordiosa di Dio perché ritroviamo fiducia, spe-
ranza, sempre! Un grande teologo tedesco, Romano Guardini, diceva che Dio
risponde alla nostra debolezza con la sua pazienza e questo è il motivo della
nostra fiducia, della nostra speranza.1 È come un dialogo fra la nostra debo-
lezza e la pazienza di Dio, è un dialogo che se noi lo facciamo, ci dà speranza.
3. Vorrei sottolineare un altro elemento: la pazienza di Dio deve trovare in
noi il coraggio di ritornare a Lui, qualunque errore, qualunque peccato ci sia
nella nostra vita. Gesù invita Tommaso a mettere la mano nelle sue piaghe
delle mani e dei piedi e nella ferita del costato. Anche noi possiamo entrare
nelle piaghe di Gesù, possiamo toccarlo realmente; e questo accade ogni volta
che riceviamo con fede i Sacramenti. San Bernardo in una bella Omelia dice:
« Attraverso ... le ferite [di Gesù] io posso succhiare miele dalla rupe e olio dai
ciottoli della roccia,2 cioè gustare e sperimentare quanto è buono il Signore ».3
È proprio nelle ferite di Gesù che noi siamo sicuri, lı̀ si manifesta l'amore
immenso del suo cuore. Tommaso lo aveva capito. San Bernardo si domanda:
ma su che cosa posso contare? Sui miei meriti? Ma «mio merito è la miseri-
1 Cfr Glaubenserkenntnis, Würzburg 1949, p. 28. 2 Cfr Dt 32, 13. 3 Sul Cantico dei Cantici 61, 4.