ACTA BENEDICTI PP. XVI

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale432

 Acta Benedicti Pp. XVI 433

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale434

 Acta Benedicti Pp. XVI 435

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 Acta Benedicti Pp. XVI 437

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale438

 Acta Benedicti Pp. XVI 439

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 Acta Benedicti Pp. XVI 441

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 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale452

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 Acta Benedicti Pp. XVI 455

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale456

 Acta Benedicti Pp. XVI 457

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 Acta Benedicti Pp. XVI 459

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 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale462

 Acta Benedicti Pp. XVI 463

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale464

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 riconosciamo la continua presenza del suo amore, che sempre di nuovo ci

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 Acta Benedicti Pp. XVI 471

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale472

 Acta Benedicti Pp. XVI 473

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale474

 Acta Benedicti Pp. XVI 475

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale476

 Acta Benedicti Pp. XVI 477

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale478

 Acta Benedicti Pp. XVI 479

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale480

 Acta Benedicti Pp. XVI 481

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale482

 Acta Benedicti Pp. XVI 483

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale484

 Acta Benedicti Pp. XVI 485

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale486

 Acta Benedicti Pp. XVI 487

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale488

 Acta Benedicti Pp. XVI 489

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale490

 Congregatio pro Episcopis 491

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale492

 Congregatio pro Episcopis 493

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale494

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 495

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale496

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 497

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale498

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 499

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale500

 Diarium Romanae Curiae 501

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale502

Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale488

1862, si leggono sotto la sua testata: Unicuique suum e, soprattutto, Non

praevalebunt.

Nel 1870 la fine del potere temporale - avvertita poi come provviden-

ziale nonostante soprusi e atti ingiusti subiti dal Papato - non travolse

« L'Osservatore Romano », né rese inutili la sua presenza e la sua funzione.

Anzi, un quindicennio più tardi, la Santa Sede decise di acquisirne la pro-

prietà. Il controllo diretto del giornale da parte dell'autorità pontificia ne

aumentò con il tempo prestigio e autorevolezza, che crebbero ulteriormente

in seguito, soprattutto per la linea di imparzialità e di coraggio mantenuta di

fronte alle tragedie e agli orrori che segnarono la prima metà del Novecento,

eco « fedele di un istituto internazionale e supernazionale », come scrisse il

Cardinale Gasparri nel 1922.

Si susseguirono allora avvenimenti tragici: il primo conflitto mondiale,

che devastò l'Europa cambiandone il volto; l'affermarsi dei totalitarismi,

con ideologie nefaste che hanno negato la verità e oppresso l'uomo; infine,

gli orrori della shoah e della seconda guerra mondiale. In quegli anni tremen-

di, e poi durante il periodo della guerra fredda e della persecuzione anticri-

stiana attuata dai regimi comunisti in molti Paesi, nonostante la ristrettezza

dei mezzi e delle forze, il giornale della Santa Sede seppe informare con onestà

e libertà, sostenendo l'opera coraggiosa di Benedetto XV, di Pio XI e di

Pio XII in difesa della verità e della giustizia, unico fondamento della pace.

Dal secondo conflitto mondiale « L'Osservatore Romano » potè cosı̀ uscire

a testa alta, come subito riconobbero autorevoli voci laiche e come nel 1961,

in occasione del centenario del quotidiano, scrisse il Cardinale Montini, che

due anni dopo sarebbe diventato Papa con il nome di Paolo VI: « Avvenne

come quando in una sala si spengono tutte le luci, e ne rimane accesa una

sola: tutti gli sguardi si dirigono verso quella rimasta accesa; e per fortuna

questa era la luce vaticana, la luce tranquilla e fiammante, alimentata da

quella apostolica di Pietro. "L'Osservatore" apparve allora quello che, in

sostanza, è sempre: un faro orientatore ».

Nella seconda metà del Novecento il giornale ha iniziato a circolare in

tutto il mondo attraverso una corona di edizioni periodiche in diverse lingue,

stampate non più soltanto in Vaticano: attualmente otto, tra cui, dal 2008,

anche la versione in malayalam pubblicata in India, la prima interamente in

caratteri non latini. A partire dallo stesso anno, in una stagione difficile per i

media tradizionali, la diffusione è sostenuta da abbinamenti con altre testate

in Spagna, in Italia, in Portogallo, e ora anche da una presenza in internet

sempre più efficace.