ACTA BENEDICTI PP. XVI

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 Acta Benedicti Pp. XVI 463

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale464

 Acta Benedicti Pp. XVI 465

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale466

 Acta Benedicti Pp. XVI 467

 riconosciamo la continua presenza del suo amore, che sempre di nuovo ci

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 Acta Benedicti Pp. XVI 471

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale472

 Acta Benedicti Pp. XVI 473

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale474

 Acta Benedicti Pp. XVI 475

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale476

 Acta Benedicti Pp. XVI 477

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale478

 Acta Benedicti Pp. XVI 479

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale480

 Acta Benedicti Pp. XVI 481

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale482

 Acta Benedicti Pp. XVI 483

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale484

 Acta Benedicti Pp. XVI 485

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale486

 Acta Benedicti Pp. XVI 487

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale488

 Acta Benedicti Pp. XVI 489

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale490

 Congregatio pro Episcopis 491

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale492

 Congregatio pro Episcopis 493

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale494

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 495

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale496

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 497

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale498

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 499

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale500

 Diarium Romanae Curiae 501

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale502

Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale464

modo concreto, per tutti coloro che sono in necessità. Dal dono di amore di

Cristo proviene pertanto la nostra speciale responsabilità di cristiani nella

costruzione di una società solidale, giusta, fraterna. Specialmente nel nostro

tempo, in cui la globalizzazione ci rende sempre più dipendenti gli uni dagli

altri, il Cristianesimo può e deve far sı̀ che questa unità non si costruisca

senza Dio, cioè senza il vero Amore, il che darebbe spazio alla confusione,

all'individualismo, alla sopraffazione di tutti contro tutti. Il Vangelo mira da

sempre all'unità della famiglia umana, un'unità non imposta da fuori, né da

interessi ideologici o economici, bensı̀ a partire dal senso di responsabilità gli

uni verso gli altri, perché ci riconosciamo membra di uno stesso corpo,

del corpo di Cristo, perché abbiamo imparato e impariamo costantemente

dal Sacramento dell'Altare che la condivisione, l'amore è la via della vera

giustizia.

Ritorniamo ora all'atto di Gesù nell'Ultima Cena. Che cosa è avvenuto in

quel momento? Quando Egli disse: Questo è il mio corpo che è donato per voi,

questo è il mio sangue versato per voi e per la moltitudine, che cosa accadde?

Gesù in quel gesto anticipa l'evento del Calvario. Egli accetta per amore tutta

la passione, con il suo travaglio e la sua violenza, fino alla morte di croce;

accettandola in questo modo la trasforma in un atto di donazione. Questa è la

trasformazione di cui il mondo ha più bisogno, perché lo redime dall'interno,

lo apre alle dimensioni del Regno dei cieli. Ma questo rinnovamento del

mondo Dio vuole realizzarlo sempre attraverso la stessa via seguita da Cristo,

quella via, anzi, che è Lui stesso. Non c'è nulla di magico nel Cristianesimo.

Non ci sono scorciatoie, ma tutto passa attraverso la logica umile e paziente

del chicco di grano che si spezza per dare vita, la logica della fede che sposta le

montagne con la forza mite di Dio. Per questo Dio vuole continuare a rinno-

vare l'umanità, la storia ed il cosmo attraverso questa catena di trasforma-

zioni, di cui l'Eucaristia è il sacramento. Mediante il pane e il vino consacrati,

in cui è realmente presente il suo Corpo e Sangue, Cristo trasforma noi,

assimilandoci a Lui: ci coinvolge nella sua opera di redenzione, rendendoci

capaci, per la grazia dello Spirito Santo, di vivere secondo la sua stessa logica

di donazione, come chicchi di grano uniti a Lui ed in Lui. Cosı̀ si seminano e

vanno maturando nei solchi della storia l'unità e la pace, che sono il fine a cui

tendiamo, secondo il disegno di Dio.

Senza illusioni, senza utopie ideologiche, noi camminiamo per le strade del

mondo, portando dentro di noi il Corpo del Signore, come la Vergine Maria

nel mistero della Visitazione. Con l'umiltà di saperci semplici chicchi di grano,