ACTA BENEDICTI PP. XVI

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 Acta Benedicti Pp. XVI 463

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale464

 Acta Benedicti Pp. XVI 465

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale466

 Acta Benedicti Pp. XVI 467

 riconosciamo la continua presenza del suo amore, che sempre di nuovo ci

 Acta Benedicti Pp. XVI 469

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 Acta Benedicti Pp. XVI 471

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale472

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 Acta Benedicti Pp. XVI 475

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 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale478

 Acta Benedicti Pp. XVI 479

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 Acta Benedicti Pp. XVI 481

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale482

 Acta Benedicti Pp. XVI 483

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 Acta Benedicti Pp. XVI 485

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale486

 Acta Benedicti Pp. XVI 487

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale488

 Acta Benedicti Pp. XVI 489

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale490

 Congregatio pro Episcopis 491

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale492

 Congregatio pro Episcopis 493

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale494

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 495

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale496

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 497

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale498

 Congregatio pro Gentium Evangelizatione 499

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale500

 Diarium Romanae Curiae 501

 Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale502

Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale456

soffia nella nostra anima il nuovo alito di vita, lo Spirito Santo, la sua più

intima essenza, e in questo modo ci accoglie nella famiglia di Dio. Con il

Battesimo e la Cresima ci è fatto questo dono in modo specifico, e con i

sacramenti dell'eucaristia e della Penitenza esso si ripete di continuo: il Si-

gnore soffia nella nostra anima un alito di vita. Tutti i Sacramenti, ciascuno

in maniera propria, comunicano all'uomo la vita divina, grazie allo Spirito

Santo che opera in essi.

Nella liturgia di oggi cogliamo ancora un'ulteriore connessione. Lo Spirito

Santo è Creatore, è al tempo stesso Spirito di Gesù Cristo, in modo però che il

Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono un solo ed unico Dio. E alla luce della

prima Lettura possiamo aggiungere: lo Spirito Santo anima la Chiesa. Essa

non deriva dalla volontà umana, dalla riflessione, dall'abilità dell'uomo e o

dalla sua capacità organizzativa, poiché se cosı̀ fosse essa già da tempo si

sarebbe estinta, cosı̀ come passa ogni cosa umana. La Chiesa invece è il Corpo

di Cristo, animato dallo Spirito Santo. Le immagini del vento e del fuoco,

usate da san Luca per rappresentare la venuta dello Spirito Santo,9 ricordano

il Sinai, dove Dio si era rivelato al popolo di Israele e gli aveva concesso la sua

alleanza; « il monte Sinai era tutto fumante - si legge nel Libro dell'Esodo

-, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco ».10 Infatti Israele festeggiò

il cinquantesimo giorno dopo Pasqua, dopo la commemorazione della fuga

dall'Egitto, come la festa del Sinai, la festa del Patto. Quando san Luca parla

di lingue di fuoco per rappresentare lo Spirito Santo, viene richiamato quel-

l'antico Patto, stabilito sulla base della Legge ricevuta da Israele sul Sinai.

Cosı̀ l'evento della Pentecoste viene rappresentato come un nuovo Sinai,

come il dono di un nuovo Patto in cui l'alleanza con Israele è estesa a tutti

i popoli della Terra, in cui cadono tutti gli steccati della vecchia Legge e

appare il suo cuore più santo e immutabile, cioè l'amore, che proprio lo

Spirito Santo comunica e diffonde, l'amore che abbraccia ogni cosa. Allo

stesso tempo la Legge si dilata, si apre, pur diventando più semplice: è il

Nuovo Patto, che lo Spirito « scrive » nei cuori di quanti credono in Cristo.

L'estensione del Patto a tutti i popoli della Terra è rappresentata da san Luca

attraverso un elenco di popolazioni considerevole per quell'epoca.11

Con questo ci viene detta una cosa molto importante: che la Chiesa è

cattolica fin dal primo momento, che la sua universalità non è il frutto

9 Cfr. At 2, 2-3. 10 19, 18. 11 Cfr. At 2, 9-11.