Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale138
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale140
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale142
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale144
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale146
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale148
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale150
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale152
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale154
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale156
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale158
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale160
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale162
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale164
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale166
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale168
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale170
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale172
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale174
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale176
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale178
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale180
Congregatio de Causis Sanctorum 181
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale182
Congregatio de Causis Sanctorum 183
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale184
Congregatio de Causis Sanctorum 185
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Congregatio de Causis Sanctorum 187
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Congregatio de Causis Sanctorum 189
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Congregatio de Causis Sanctorum 191
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Congregatio de Causis Sanctorum 193
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale194
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale196
Acta Benedicti Pp. XVI 163
tismo della tecnicità e la responsabilità morale dell'uomo è oggi quello della
bioetica, in cui si gioca radicalmente la possibilità stessa di uno sviluppo
umano integrale. Si tratta di un ambito delicatissimo e decisivo, in cui emerge
con drammatica forza la questione fondamentale: se l'uomo si sia prodotto da
se stesso o se egli dipenda da Dio. Le scoperte scientifiche in questo campo e
le possibilità di intervento tecnico sembrano talmente avanzate da imporre la
scelta tra le due razionalità: quella della ragione aperta alla trascendenza o
quella della ragione chiusa nell'immanenza ».1 Dinanzi a simili questioni, che
toccano in modo cosı̀ decisivo la vita umana nella sua perenne tensione tra
immanenza e trascendenza, e che hanno grande rilevanza per la cultura delle
future generazioni, è necessario porre in essere un progetto pedagogico inte-
grale, che permetta di affrontare tali tematiche in una visione positiva, equi-
librata e costruttiva, soprattutto nel rapporto tra la fede e la ragione.
Le questioni di bioetica mettono spesso in primo piano il richiamo alla
dignità della persona, un principio fondamentale che la fede in Gesù Cristo
Crocifisso e Risorto ha da sempre difeso, soprattutto quando viene disatteso
nei confronti dei soggetti più semplici e indifesi: Dio ama ciascun essere
umano in modo unico e profondo. Anche la bioetica, come ogni disciplina,
necessita di un richiamo capace di garantire una coerente lettura delle que-
stioni etiche che, inevitabilmente, emergono dinanzi a possibili conflitti in-
terpretativi. In tale spazio si apre il richiamo normativo alla legge morale
naturale. Il riconoscimento della dignità umana, infatti, in quanto diritto
inalienabile trova il suo fondamento primo in quella legge non scritta da
mano d'uomo, ma iscritta da Dio Creatore nel cuore dell'uomo, che ogni
ordinamento giuridico è chiamato a riconoscere come inviolabile e ogni sin-
gola persona è tenuta a rispettare e promuovere.2 Senza il principio fondativo
della dignità umana sarebbe arduo trovare una fonte per i diritti della per-
sona e impossibile giungere a un giudizio etico nei confronti delle conquiste
della scienza che intervengono direttamente nella vita umana. È necessario,
pertanto, ripetere con fermezza che non esiste una comprensione della dignità
umana legata soltanto ad elementi esterni quali il progresso della scienza, la
gradualità nella formazione della vita umana o il facile pietismo dinanzi a
situazioni limite. Quando si invoca il rispetto per la dignità della persona è
fondamentale che esso sia pieno, totale e senza vincoli, tranne quelli del
riconoscere di trovarsi sempre dinanzi a una vita umana. Certo, la vita uma-
na conosce un proprio sviluppo e l'orizzonte di investigazione della scienza e
1 N. 74. 2 Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1954-1960.