Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale80
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale82
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale84
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale86
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale88
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale90
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale92
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale94
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale96
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale98
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale100
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale102
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale104
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale106
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale108
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale110
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale112
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale114
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale118
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale120
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale122
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale124
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale126
Congregatio pro Doctrina Fidei 127
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale128
Congregatio pro Doctrina Fidei 129
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale130
Congregatio pro Doctrina Fidei 131
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale132
Congregatio pro Doctrina Fidei 133
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale134
Congregatio pro Doctrina Fidei 135
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale136
Congregatio pro Doctrina Fidei 137
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale138
Congregatio pro Doctrina Fidei 139
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale140
Congregatio de Causis Sanctorum 141
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale142
Congregatio de Causis Sanctorum 143
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale144
Congregatio de Causis Sanctorum 145
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale146
Congregatio de Causis Sanctorum 147
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale148
Congregatio de Causis Sanctorum 149
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Congregatio de Causis Sanctorum 151
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Acta Benedicti Pp. XVI 105
del precetto legale nel caso concreto. La misericordia, l'equità, l'oikonomia
cosı̀ cara alla tradizione orientale, sono alcuni dei concetti a cui si ricorre in
tale operazione interpretativa. Conviene notare subito che questa
impostazione non supera il positivismo che denuncia, limitandosi a
sostituirlo con un altro in cui l'opera interpretativa umana assurge a
protagonista nello stabilire ciò che è giuridico. Manca il senso di un diritto
oggettivo da cercare, poiché esso resta in balı̀a di considerazioni che
pretendono di essere teologiche o pastorali, ma alla fine sono esposte al
rischio dell'arbitrarietà. In tal modo l'ermeneutica legale viene svuotata: in
fondo non interessa comprendere la disposizione della legge, dal momento che
essa può essere dinamicamente adattata a qualunque soluzione, anche
opposta alla sua lettera. Certamente vi è in questo caso un riferimento ai
fenomeni vitali, di cui però non si coglie l'intrinseca dimensione giuridica.
Esiste un'altra via, in cui la comprensione adeguata della legge canonica
apre la strada a un lavoro interpretativo che s'inserisce nella ricerca della
verità sul diritto e sulla giustizia nella Chiesa. Come ho voluto far presente al
Parlamento Federale del mio Paese, nel Reichstag di Berlino,3 il vero diritto è
inseparabile dalla giustizia. Il principio vale ovviamente anche per la legge
canonica, nel senso che essa non può essere rinchiusa in un sistema normativo
meramente umano, ma deve essere collegata a un ordine giusto della Chiesa,
in cui vige una legge superiore. In quest'ottica la legge positiva umana perde
il primato che le si vorrebbe attribuire, giacché il diritto non si identifica più
semplicemente con essa; in ciò, tuttavia, la legge umana viene valorizzata
in quanto espressione di giustizia, anzitutto per quanto essa dichiara come
diritto divino, ma anche per quello che essa introduce come legittima deter-
minazione di diritto umano.
In tal modo, si rende possibile un'ermeneutica legale che sia autentica-
mente giuridica, nel senso che, mettendosi in sintonia con il significato pro-
prio della legge, si può porre la domanda cruciale su quel che è giusto in
ciascun caso. Conviene osservare, a questo proposito, che per cogliere il si-
gnificato proprio della legge occorre sempre guardare alla realtà che viene
disciplinata, e ciò non solo quando la legge sia prevalentemente dichiarativa
del diritto divino, ma anche quando introduca costitutivamente delle regole
umane. Queste vanno infatti interpretate anche alla luce della realtà regolata,
la quale contiene sempre un nucleo di diritto naturale e divino positivo, con il
3 Cfr Discorso al Parlamento Federale della Repubblica Federale di Germania, 22 settembre
2011: L'Osservatore Romano, 24 settembre 2011, pp. 6-7.