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rio Servi Dei, cuius auctoritas et vis iuridica a Congregatione de Causis Sanc-
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simo, quindi, non è un rito del passato, ma l'incontro con Cristo che informa
tutta l'esistenza del battezzato, gli dona la vita divina e lo chiama ad una
conversione sincera, avviata e sostenuta dalla Grazia, che lo porti a raggiun-
gere la statura adulta del Cristo.
Un nesso particolare lega il Battesimo alla Quaresima come momento
favorevole per sperimentare la Grazia che salva. I Padri del Concilio Vatica-
no II hanno richiamato tutti i Pastori della Chiesa ad utilizzare « più abbon-
dantemente gli elementi battesimali propri della liturgia quaresimale ».6 Da
sempre, infatti, la Chiesa associa la Veglia Pasquale alla celebrazione del
Battesimo: in questo Sacramento si realizza quel grande mistero per cui
l'uomo muore al peccato, è fatto partecipe della vita nuova in Cristo Risorto
e riceve lo stesso Spirito di Dio che ha risuscitato Gesù dai morti.7 Questo
dono gratuito deve essere sempre ravvivato in ciascuno di noi e la Quaresima
ci offre un percorso analogo al catecumenato, che per i cristiani della Chiesa
antica, come pure per i catecumeni d'oggi, è una scuola insostituibile di fede e
di vita cristiana: davvero essi vivono il Battesimo come un atto decisivo per
tutta la loro esistenza.
2. Per intraprendere seriamente il cammino verso la Pasqua e prepararci
a celebrare la Risurrezione del Signore - la festa più gioiosa e solenne di
tutto l'Anno liturgico - che cosa può esserci di più adatto che lasciarci
condurre dalla Parola di Dio? Per questo la Chiesa, nei testi evangelici delle
domeniche di Quaresima, ci guida ad un incontro particolarmente intenso con
il Signore, facendoci ripercorrere le tappe del cammino dell'iniziazione cri-
stiana: per i catecumeni, nella prospettiva di ricevere il Sacramento della
rinascita, per chi è battezzato, in vista di nuovi e decisivi passi nella sequela
di Cristo e nel dono più pieno a Lui.
La prima domenica dell'itinerario quaresimale evidenzia la nostra condi-
zione dell'uomo su questa terra. Il combattimento vittorioso contro le tenta-
zioni, che dà inizio alla missione di Gesù, è un invito a prendere consapevo-
lezza della propria fragilità per accogliere la Grazia che libera dal peccato e
infonde nuova forza in Cristo, via, verità e vita.8 È un deciso richiamo a
ricordare come la fede cristiana implichi, sull'esempio di Gesù e in unione
con Lui, una lotta « contro i dominatori di questo mondo tenebroso »,9 nel
6 Cost. Sacrosanctum Concilium, 109. 7 Cfr. Rm 8, 11. 8 Cfr. Ordo Initiationis Christianae Adultorum, n. 25. 9 Ef 6, 12.