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rio Servi Dei, cuius auctoritas et vis iuridica a Congregatione de Causis Sanc-
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Lui. Tuttavia, non è mai soltanto una cosa privata del mio « io » individuale,
che non riguarda gli altri. Pregare è essenzialmente anche sempre un pregare
nel « noi » dei figli di Dio. Solo in questo « noi » siamo figli del nostro Padre, che
il Signore ci ha insegnato a pregare. Solo questo « noi » ci apre l'accesso al
Padre. Da una parte, la nostra preghiera deve diventare sempre più perso-
nale, toccare e penetrare sempre più profondamente il nucleo del nostro « io ».
Dall'altra, deve sempre nutrirsi della comunione degli oranti, dell'unità del
Corpo di Cristo, per plasmarmi veramente a partire dall'amore di Dio. Cosı̀ il
pregare, in ultima analisi, non è un'attività tra le altre, un certo angolo del
mio tempo. Pregare è la risposta all'imperativo che sta all'inizio del Canone
nella Celebrazione eucaristica: Sursum corda - in alto i cuori! È l'ascendere
della mia esistenza verso l'altezza di Dio. In san Gregorio Magno si trova una
bella parola al riguardo. Egli ricorda che Gesù chiama Giovanni Battista una
« lampada che arde e risplende » 8 e continua: « ardente per il desiderio celeste,
risplendente per la parola. Quindi, affinché sia conservata la veridicità del-
l'annuncio, deve essere conservata l'altezza della vita ».9 L'altezza, la misura
alta della vita, che proprio oggi è cosı̀ essenziale per la testimonianza in
favore di Gesù Cristo, la possiamo trovare solo se nella preghiera ci lasciamo
continuamente tirare da Lui verso la sua altezza.
Duc in altum 10 - Prendi il largo e gettate le reti per la pesca. Questo disse
Gesù a Pietro e ai suoi compagni quando li chiamò a diventare « pescatori di
uomini ». Duc in altum - Papa Giovanni Paolo II, nei suoi ultimi anni, ha
ripreso con forza questa parola e l'ha proclamata a voce alta ai discepoli del
Signore di oggi. Duc in altum - dice il Signore in quest'ora a voi, cari amici.
Siete stati chiamati per incarichi che riguardano la Chiesa universale. Siete
chiamati a gettare la rete del Vangelo nel mare agitato di questo tempo per
ottenere l'adesione degli uomini a Cristo; per tirarli fuori, per cosı̀ dire, dalle
acque saline della morte e dal buio nel quale la luce del cielo non penetra.
Dovete portarli sulla terra della vita, nella comunione con Gesù Cristo.
In un passo del primo libro della sua opera sulla Santissima Trinità,
sant'Ilario di Poitiers prorompe improvvisamente in una preghiera: Per
questo prego « affinché Tu gonfi le vele dispiegate della nostra fede e della
nostra professione con il soffio del Tuo Spirito e mi spinga avanti nella
8 Gv 5, 35. 9 Hom. in Ez. 1,11,7 CCL 142, 134. 10 Lc 5, 4.