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Acta Apostolicae Sedis - Conventio 95
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Acta Apostolicae Sedis - Conventio 97
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Congregatio de Causis Sanctorum 107
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Acta Benedicti Pp. XVI 67
felicità o pace. Come si può, infatti, pensare di realizzare la pace, lo sviluppo
integrale dei popoli o la stessa salvaguardia dell'ambiente, senza che sia
tutelato il diritto alla vita dei più deboli, a cominciare dai nascituri? Ogni
lesione alla vita, specie nella sua origine, provoca inevitabilmente danni irre-
parabili allo sviluppo, alla pace, all'ambiente. Nemmeno è giusto codificare in
maniera subdola falsi diritti o arbitrii, che, basati su una visione riduttiva e
relativistica dell'essere umano e sull'abile utilizzo di espressioni ambigue,
volte a favorire un preteso diritto all'aborto e all'eutanasia, minacciano il
diritto fondamentale alla vita.
Anche la struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa,
quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla
giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in
realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando
il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale.
Questi principi non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del
diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa,
riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l'umanità. L'azione
della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è
rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa. Tale
azione è tanto più necessaria quanto più questi principi vengono negati o mal
compresi, perché ciò costituisce un'offesa contro la verità della persona uma-
na, una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace.
Perciò, è anche un'importante cooperazione alla pace che gli ordinamenti
giuridici e l'amministrazione della giustizia riconoscano il diritto all'uso del
principio dell'obiezione di coscienza nei confronti di leggi e misure governa-
tive che attentano contro la dignità umana, come l'aborto e l'eutanasia.
Tra i diritti umani basilari, anche per la vita pacifica dei popoli, vi è
quello dei singoli e delle comunità alla libertà religiosa. In questo momento
storico, diventa sempre più importante che tale diritto sia promosso non solo
dal punto di vista negativo, come libertà da - ad esempio, da obblighi e
costrizioni circa la libertà di scegliere la propria religione -, ma anche dal
punto di vista positivo, nelle sue varie articolazioni, come libertà di: ad esem-
pio, di testimoniare la propria religione, di annunciare e comunicare il suo
insegnamento; di compiere attività educative, di beneficenza e di assistenza
che permettono di applicare i precetti religiosi; di esistere e agire come orga-
nismi sociali, strutturati secondo i principi dottrinali e i fini istituzionali che
sono loro propri. Purtroppo, anche in Paesi di antica tradizione cristiana si