Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale866
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale868
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale870
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale872
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale874
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale876
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale878
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale880
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale882
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale884
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale886
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale888
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale890
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale892
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale894
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale896
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale898
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale900
società umana e pegno del Regno che viene. La missione della Chiesa è in
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale904
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale906
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale908
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale910
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale912
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale914
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale916
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale918
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale920
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale922
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale924
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale926
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale928
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale930
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale932
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale934
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale936
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale938
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale940
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale942
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale944
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale946
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale948
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale950
Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale952
Acta Benedicti Pp. XVI 889
il necessario « esodo » da una mentalità mondana alla mentalità di Dio. In
questo caso sono i due figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, che chiedono a
Gesù di sedere ai primi posti accanto a lui nella « gloria », manifestando attese
e progetti di grandezza, di autorità, di onore secondo il mondo. Gesù, che
conosce il cuore dell'uomo, non rimane turbato per questa richiesta, ma ne
mette subito in luce la portata profonda: « voi non sapete quello che chiede-
te »; poi guida i due fratelli a comprendere che cosa comporta mettersi alla sua
sequela.
Qual è allora la via che deve percorrere chi vuole essere discepolo? È la via
del Maestro, è la via della totale obbedienza a Dio. Per questo Gesù chiede a
Giacomo e a Giovanni: siete disposti a condividere la mia scelta di compiere
fino in fondo la volontà del Padre? Siete disposti a percorrere questa strada
che passa per l'umiliazione, la sofferenza e la morte per amore? I due disce-
poli, con la loro risposta sicura, « lo possiamo », mostrano, ancora una volta, di
non aver capito il senso reale di ciò che prospetta loro il Maestro. E di nuovo
Gesù, con pazienza, fa compiere loro un passo ulteriore: neppure sperimentare
il calice della sofferenza e il battesimo della morte dà diritto ai primi posti,
perché ciò è « per coloro per i quali è stato preparato », è nelle mani del Padre
Celeste; l'uomo non deve calcolare, deve semplicemente abbandonarsi a Dio,
senza pretese, conformandosi alla sua volontà.
L'indignazione degli altri discepoli diventa occasione per estendere l'inse-
gnamento all'intera comunità. Anzitutto Gesù « li chiamò a sé »: è il gesto
della vocazione originaria, alla quale li invita a ritornare. È molto significa-
tivo questo riferirsi al momento costitutivo della vocazione dei Dodici, allo
« stare con Gesù » per essere inviati, perché ricorda con chiarezza che ogni
ministero ecclesiale è sempre risposta ad una chiamata di Dio, non è mai
frutto di un proprio progetto o di una propria ambizione, ma è conformare
la propria volontà a quella del Padre che è nei Cieli, come Cristo al Getsèma-
ni.5 Nella Chiesa nessuno è padrone, ma tutti sono chiamati, tutti sono invia-
ti, tutti sono raggiunti e guidati dalla grazia divina. E questa è anche la
nostra sicurezza! Solo riascoltando la parola di Gesù, che chiede « vieni e
seguimi », solo ritornando alla vocazione originaria è possibile intendere la
propria presenza e la propria missione nella Chiesa come autentici discepoli.
La richiesta di Giacomo e Giovanni e l'indignazione degli « altri dieci »
Apostoli sollevano una questione centrale a cui Gesù vuole rispondere: chi
5 Cfr. Lc 22, 42.