ACTA BENEDICTI PP. XVI

 dell'alleanza di Dio con il suo popolo. Nel Vangelo, Gesù riprende il cantico di

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accostamento con la Vergine Maria, la quale viene riconosciuta proprio quale

« figlia di Sion » e archetipo del popolo che « ha trovato grazia » agli occhi del

Signore. È una interpretazione che ritroviamo nel racconto evangelico delle

nozze di Cana.9 L'evangelista Giovanni mette in luce simbolicamente che

Gesù è lo sposo d'Israele, del nuovo Israele che siamo noi tutti nella fede,

lo sposo venuto a portare la grazia della nuova Alleanza, rappresentata dal

« vino buono ». Al tempo stesso, il Vangelo dà risalto anche al ruolo di Maria,

che viene detta all'inizio « la madre di Gesù », ma che poi il Figlio stesso

chiama « donna » - e questo ha un significato molto profondo: implica infatti

che Gesù, a nostra meraviglia, antepone alla parentela il legame spirituale,

secondo il quale Maria impersona appunto la sposa amata del Signore, cioè il

popolo che lui si è scelto per irradiare la sua benedizione su tutta la famiglia

umana. Il simbolo del vino, unito a quello del banchetto, ripropone il tema

della gioia e della festa. Inoltre il vino, come le altre immagini bibliche della

vigna e della vite, allude metaforicamente all'amore: Dio è il vignaiolo, Israe-

le è la vigna, una vigna che troverà la sua realizzazione perfetta in Cristo, del

quale noi siamo i tralci; e il vino è il frutto, cioè l'amore, perché proprio

l'amore è ciò che Dio si attende dai suoi figli. E preghiamo il Signore, che

ha dato a Bartolo Longo la grazia di portare l'amore in questa terra, affinché

anche la nostra vita e il nostro cuore portino questo frutto dell'amore e

rinnovino cosı̀ la terra.

All'amore esorta anche l'apostolo Paolo nella seconda Lettura, tratta

dalla Lettera ai Romani. Troviamo delineato in questa pagina il programma

di vita di una comunità cristiana, i cui membri sono stati rinnovati dall'a-

more e si sforzano di rinnovarsi continuamente, per discernere sempre la

volontà di Dio e non ricadere nel conformismo della mentalità mondana.10

La nuova Pompei, pur con i limiti di ogni realtà umana, è un esempio di

questa nuova civiltà, sorta e sviluppatasi sotto lo sguardo materno di Maria.

E la caratteristica della civiltà cristiana è proprio la carità: l'amore di Dio che

si traduce in amore del prossimo. Ora, quando san Paolo scrive ai cristiani di

Roma: « Non siate pigri nello zelo, siate invece ferventi nello spirito, servite il

Signore »,11 il pensiero nostro va a Bartolo Longo e alle tante iniziative di

carità da lui attivate per i fratelli più bisognosi. Spinto dall'amore, egli fu in

grado di progettare una città nuova, che poi sorse attorno al Santuario ma-

9 Gv 2, 1-11. 10 Cfr 12, 1-2. 11 12, 11.